Vi è sempre piaciuto dormire? Non amate le sveglie al mattino e ritardate, con una certa frequenza, l'inizio della giornata? Allora, l'annuncio dell'Università di Tolosa potrebbe interessarvi. La notizia, in pochi giorni, ha fatto il giro del web. Ricevere 16 mila euro per stare due mesi a letto. La reazione immediata, per un utente medio, è quella di cercare, da subito, il contatto dell'Università in questione, per rispondere allo stravagante annuncio di "lavoro". Vanno però pesati, come in ogni situazione, pro e contro. Quest'ultimi, nella fattispecie, potrebbero superare di gran lunga i primi.

L'esperimento

L'istituto di medicina spaziale di Tolosa è alla ricerca di 24 adulti maschi, di età compresa tra i 24 e 45 anni, a cui è richiesto di stare due mesi a dormire, o meglio sdraiati su un letto orizzontale, senza avere, nel corso dei 60 giorni dell'esperimento, la possibilità di alzarsi, sia per andare in bagno ad espletare i bisogni fisiologici sia per sgranchirsi un po' le gambe. Tutto questo per amore della scienza. Lo studio infatti si prefigge lo scopo di analizzare il comportamento del corpo umano in condizioni di microgravità.

Facile immaginare che all'annuncio dell'Università francese risponderanno in centinaia, se non migliaia. Dopotutto, la paga di 16 mila euro è allettante per il 90 per cento delle persone, sopratutto per i più giovani, magari ancora in cerca di lavoro.

Prima di inviare la propria candidatura però, occorrerebbe pensare, come detto nell'introduzione, ai pro e contro di un simile esperimento. Da una parte, non lo si può nascondere, la proposta economica è sicuramente importante. Dall'altra parte però vanno tenuti in conto gli eventuali problemi di Salute a cui si potrebbe andare incontro.

Anche senza il forse.

Ad essere maggiormente esposti al pericolo di danni, lievi o seri a seconda dei casi, sono l'apparato osseo, quello muscolare ed il sistema circolatorio. Stando due mesi a letto, senza mai alzarsi, il soggetto potrebbe essere interessato a problemi di osteoporosi. Non solo, va anche considerata la perdita di tono muscolare e - ed è questo forse il pericolo maggiore - rischi per il sistema circolatorio.

Tra le conseguenze più diffuse si cita tachicardia, abbassamento di pressione e svenimenti.

Non è la prima volta che ci si trova di fronte a tale situazione. Un esperimento analogo si tenne due anni fa, nel 2015, commissionato direttamente dalla Nasa. Uno dei volontari, Andrew, ha raccontato di aver avuto grosse difficoltà al momento di alzarsi dal letto, una volta terminato il "lavoro", sebbene si sia detto pronto a rifarlo qualora ci fosse stata l'opportunità.