La nomofobia è un neologismo di recente introduzione: arriva dal mondo anglosassone e significa letteralmente la paura incontrollata di rimanere sconnessi dal contatto con la rete di telefonia mobile. In poche parole essere non raggiungibili telefonicamente e senza copertura della rete dati.

Nomofobia nuovo disturbo tra i giovani

Gli specialisti del settore si sono ritrovati a Firenze alla conferenza nazionale di psichiatria dinamica in corso in questi giorni: tra i tanti argomenti trattati e dibattuti la nomofobia è stato sicuramente tra i più seguiti.

Sono colpiti da questo disturbo comportamentale gli adolescenti e i giovani tra i 18 e i 25 anni, che covando già problemi relazionali, aumentano il senso di disturbo legato all'uso del cellulare.

Vertigini, tremori, un senso di malessere generalizzato, fino a veri e propri attacchi di panico, sono gli effetti della possibile mancanza di copertura di rete telefonica, la paura di rimanere isolati o con lo Smartphone fuori uso. I soggetti che più rischiano di essere colpiti da nomofobia sono ragazzi e ragazze che hanno bassa autostima, difficoltà di relazioni e problemi legati alla socialità; in più un abuso di presenza compulsiva sui social network può trasformarsi in un cocktail micidiale per la personalità del soggetto in questione.

'L'abuso dei social network può portare all'isolamento'

Ezio Benelli, presidente del congresso e dell'International foundation Erich Fromm, intervistato dall'Ansa è stato molto chiaro: "L'abuso dell'utilizzo del social network può portare all'isolamento, la paura del rifiuto in un gruppo sociale, in una relazione o in un'amicizia può portare al chiudersi in se stessi, con il timore di esporsi in pubblico".

L'utilizzo di un account su un social media non è di per se pericoloso, ma se la vita reale è legata alle attività social allora è il momento per la famiglia di intervenire, con un'attività di sensibilizzazione del contesto, per poi far intervenire uno psicoterapeuta se il ragazzo o la ragazza continuano la fase di chiusura.

Il fenomeno è in forte crescita e non va sottovalutato, i problemi legati all'uso dello smartphone non sono immediatamente visibili ma possono rivelarsi dopo molti anni. Secondo l'ente di ricerca britannico Yougov più del 50% dei ragazzi inglesi va a dormire insieme al telefono e manifestano "gravi alterazioni" del comportamento quando questo è con batterie scariche o finisce il credito disponibile.