Le bibite diet e zuccherate sono state spesso argomento di dibattiti in tutto il mondo. C'è chi le acclama e chi le demonizza. Secondo due recenti studi condotti presso la Boston University tali bevande non farebbero così bene al cervello, anzi i loro effetti sarebbero devastanti. In particolare, quelle zuccherate aumenterebbero il rischio di Alzheimer; quelle dietetiche, invece, sarebbero correlate a un incremento del rischio di ictus e demenza. Le ricerche sono state condotte su un cospicuo numero di volontari, sottoposti a risonanza magnetica e a prove cognitive.

Ovviamente, saranno necessari altri studi per confermare i risultati interessanti delle ricerche condotte presso la Boston University.

Risultati interessanti ma che meritano approfondimenti

I ricercatori americani, dopo aver sottoposto a risonanza magnetica e a questionari cognitivi quattromila volontari, hanno notato che quelli che bevevano due o più bibite zuccherate al giorno mostravano i tipici sintomi dell'Alzheimer, come deficit mnemonici e un rimpicciolimento del volume cerebrale. Nel corso dello studio sul consumo di bevande diet, invece, gli esperti statunitensi hanno scoperto che, per chi consumava una o più bibite diet al giorno, il rischio di ictus o demenza era superiore a tre volte rispetto a chi non ne consumava affatto.

Tali studi, dunque, rappresenterebbero un motivo in più per stare alla larga dalle bevande dietetiche e zuccherate. Gli studiosi americani, comunque, hanno precisato che le recenti ricerche dimostrano un certo legame tra il consumo delle suddette bevande e certi disturbi cerebrali, ma per ora bisogna escludere la causa-effetto.

Sebbene ci siano molti studi sul presunto nesso tra bibite diet e alienazione, occorre svolgere ancora altre ricerche.

Bibite diet e zuccherate nel mirino dell'Oms

Sia le bibite diet che quelle zuccherate sono finite spesso nel mirino dell'Oms. Riferendosi alle innumerevoli bevande piene di zucchero in commercio, l'Oms ha affermato che rappresentano una delle cause dell'obesità nel mondo e per questo si dovrebbe aumentare il loro prezzo per disincentivarne il consumo.

Francesco Branca, direttore del dipartimento per la Nutrizione dell'Oms ha dichiarato che nessun essere umano necessita di zuccheri aggiunti alla sua dieta, quindi sarebbe altamente controindicato consumare bevande zuccherate. Secondo l'Oms, una delle modalità per favorire una riduzione del consumo delle bibite zuccherate, così come del cibo spazzatura, sarebbe aumentarne il prezzo del 20%.