L'elevato numero di casi di morbillo riscontrati negli ultimi mesi nel nostro Paese rischia di generare un allarmismo ingiustificato. Gli esperti Usa per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta, hanno pubblicato una nota, in cui si invitano i turisti americani che hanno scelto di visitare L'Italia, a prendere alcune misure a scopo precauzionale. In particolare si raccomanda ai cittadini americani di vaccinarsi contro questa malattia infettiva, di lavarsi spesso le mani, e di non toccarsi il viso prima di procedere al lavaggio delle mani stesse.

Di certo l'essere segnalati come Paese a rischio contagio, sebbene al livello più basso di pericolosità, non giova all'immagine dell'Italia che viene veicolata all'estero. Ma andiamo ad esaminare più nello specifico cosa è accaduto nel nostro Paese negli ultimi anni proprio sul fronte morbillo.

Morbillo: cala la copertura vaccinale

Intanto, a partire dallo scorso gennaio, si è verificato un significativo aumento dei casi di morbillo rispetto agli anni precedenti: in particolare sono stati segnalati oltre 1470 contagi riferiti in prevalenza a persone non vaccinate con una età media attorno ai 27 anni. Da gennaio ad aprile si è registrato un incremento della malattia pari al 230% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Fondamentalmente questa escalation di casi si deve a una diminuzione delle vaccinazioni. Stando agli ultimi dati disponibili, la copertura vaccinale nel nostro Paese, nello specifico per il morbillo, nei bambini si attesta attorno all''85%, soglia troppo bassa che annulla il livello di protezione derivante dalla vaccinazione di massa.

Da questi dati emerge come il Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita approvato nel 2003, che prevedeva di raggiungere questo obiettivo entro 4 anni dall'entrata in vigore dello stesso, sia stato sostanzialmente disatteso.

Morbillo: cos'è

Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus appartenente alla famiglia dei Paramixovirus.

L'incubazione dura all'incirca 8-15 giorni. Inizialmente in assenza di sintomi specifici è facile scambiarla per una influenza in quanto compaiono febbre, tosse catarrale, raffreddore, malessere e stanchezza. Dopo questa fase il morbillo si manifesta con la congiuntivite che provoca bruciore agli occhi e le chiazze di colore biancastro su bocca e palato. Infine l'ultima fase che dura dai 4 ai 6 giorni, consiste nella diffusione delle macchie della pelle di colore rosa rosso vivo in tutto il corpo. Trattandosi di una infezione virale non esiste una cura specifica, si può però intervenire sui sintomi abbassando la febbre con del paracetamolo, mentre per lenire il prurito procurato dalle macchie si consiglia di utilizzare un antistaminico. Il morbillo si può prevenire con la vaccinazione, che va effettuata con una iniezione tra i 13 e i 15 mesi e poi con un richiamo verso i 5 o 6 anni di età.