I ricercatori turchi hanno voluto studiare l’efficacia dell’applicazione di un cerotto elastico brevettato (kinesio taping), per lenire i dolori della sindrome miofasciale cervicale dove, ancora oggi, non ci sono terapie farmacologiche efficienti. Quello che è stato osservato è una significativa riduzione del dolore anche se, nel breve periodo, non ci sono stati effetti positivi sulla riduzione della disabilità.

Un cerotto meglio dei farmaci generici

Lo studio dei ricercatori di Ankara – pubblicato nell’Edizione online gratuita in Inglese della Revista Brasileira de Reumatologia – descrive i risultati ottenuti trattando, in doppio cieco, 61 pazienti affetti da una sindrome dolorosa miofasciale (MPS) cervicale, suddivisi in due gruppi randomizzati.

A questi pazienti è stato applicato per 5 volte un cerotto brevettato (kinesio taping), ad intervalli di 3 giorni, per un periodo complessivo di 15 giorni. Tutti i pazienti hanno continuato i loro esercizi riabilitativi del collo.

La valutazione dei risultati è stata fatta secondo parametri di valutazione internazionale: dolore, dolore in seguito a pressione, dolore in seguito a movimento del collo/testa, disabilità alla rotazione della testa. Questi parametri, indicizzati, sono stati misurati prima e dopo il trattamento. I risultati sono stati positivi: tutti i pazienti, a cui era stata applicata il kinesio taping, avevano visto migliorato la loro condizione, sia con una riduzione del dolore di base che del dolore da sollecitazione.

La condizione di disabilità, tuttavia, non è migliorata nel breve periodo.

La conclusione di questo studio è che, in presenza di una sindrome dolorosa miofasciale (MPS) cervicale, è possibile ottenere dei benefici applicando semplicemente questo cerotto, senza ricorrere all’uso di farmaci generici antinfiammatori e/o antidolorifici, normalmente indicati per lenire i dolori.

Cos'è la MPS?

Si tratta di un dolore muscolare profondo che porta ad un irrigidimento dell’area muscolare interessata, con spasmi e debolezza muscolare. Il dolore è percepito sia a riposo che in movimento e può portare a cefalee tensive e disordine nell’articolazione della mandibola.

La MPS può arrivare dopo microtraumi, contrazioni muscolari prolungate, sforzi che portano ad una forma di ischemia locale.

Insorge tra i 20 e i 50 anni e vede le donne più predisposte (circa 60% donne, circa 40% uomini), con una differenza di genere: le donne sono più colpite a livello della cervicale mente gli uomini a livello dell’anca. In entrambi, può colpire anche la spalla e la zona lombare.

Al dolore si associa anche uno stress psicologico dovuto alla difficoltà di compiere alcuni movimenti come ruotare la testa, o piegarsi o muovere le gambe, a seconda della zona colpita.

Le terapie tuttora consigliate sono di natura fisica – esercizi fisici riabilitativi e massaggi – o farmacologica – antidolorifici. In alcuni casi, anche antiepilettici e antidepressivi. Si tratta, tuttavia, di terapie farmacologiche aspecifiche, quindi mirate ad attenuare il dolore o le condizioni di stress ma non intervengono sul problema muscolare.

Può invece risultare utile una rieducazione neuromotoria elettrica, mediante l’applicazione di impulsi elettrici specifici o la magnetoterapia a bassa frequenza applicando campi magnetici pulsati (Tecar e laser).

E poi c’è il kinesio taping. Si tratta di cerotti tagliati ad I, X o Y, da applicare sulla pelle. In questo modo la benda elastica determina delle convoluzioni sulla cute, come delle piccole onde, che andranno a stimolare la circolazione linfatica, ottenendo una riduzione del dolore. Il cerotto allevia anche l’infiammazione, l’infortunio muscolare o l’edema. Il kinesio taping viene utilizzato soprattutto da chi pratica attività sportiva a livello professionale ma anche dai terapisti, per intervenire su condizioni patologiche come la MPS.