E' di questi giorni la notizia che l'esposizione al piombo in età pediatrica sia in qualche modo correlata ad un più basso quoziente intellettivo nel bambino di circa 1,5 di QI ogni 5 mcg/dl di livelli di concentrazione nel sangue. Il piombo è un metallo estremamente diffuso in tutte le fasi dell'ambiente ed in tutti i sistemi biologici. Fin dai tempi antichi ha trovato impiego nelle leghe utilizzate per ottenere tubi, utensili, vasche. Secondo gli storici il piombo, utilizzato per rendere grande l'impero romano (basti pensare alle imponenti reti fognarie), è nel contempo una delle cause della sua caduta.

L'elevata tossicità di questo metallo, soprattutto a livello del sistema nervoso, potrebbe infatti spiegare la demenza degli ultimi imperatori.

Come avviene la contaminazione da piombo?

Il piombo, come altri metalli pesanti, è presente sia in forma organica che inorganica.

Le più comuni fonti di contaminazione ambientale sono:

  • Vernici ed intonaci a base di piombo nelle case costruite prima degli anni 70';
  • Il piombo prodotto dalle emissioni industriali presente nell'atmosfera e nel suolo;
  • Smalti usati per la ceramica.

L'assorbimento dall'ambiente circostante avviene attraverso il tratto gastro-intestinale, per inalazione o attraverso la cute. Il Pb assorbito tende ad accumularsi a livello del tessuto osseo, del sistema nervoso centrale e nel sangue.

L'escrezione di questo metallo avviene attraverso le urine e le feci.

Gli effetti tossici del piombo, spesso comuni ad altri metalli pesanti, includono:

  • Neurotossicità: nei bambini ritardi nello sviluppo e deficit cognitivi permanenti; nell'adulto l'esposizione prolungata da encefalopatia e neuropatia periferica caratterizzata demielizzazione;
  • Interferenze con l'omeostasi del calcio: si sostituisce al calcio nelle ossa; il calcio regola numerose attività cellulari e ciò spiega le alterazioni su tante vie biochimiche;
  • Alterazione della risposta immunitaria;
  • Ematotossicità: può provocare anemia microcitica, interferendo con la sintesi del gruppo eme e l'incorporazione del ferro su di esso;
  • Alterazione la spermatogenesi;
  • Alterazioni ormonali ed irregolarità del ciclo mestruale nella donna: può inibire la produzione degli ormoni FSH e LH;
  • Nefrotossicità;
  • Effetti tossici a carico della retina e della coroide: la distruzione dei corpi cellulari dei coni e dei bastoncelli, essendo cellule nervose è irreversibile e può portare alla cecità.

Come ridurre l'esposizione al piombo in casa

Molti di questi accorgimenti possono essere utili per ridurre l'esposizione da piombo e da altri inquinanti in casa:

  • Arieggiare i locali: i livelli di Inquinamento domestico sono insospettabilmente elevati e pericolosi;
  • Sostituire vecchie tubature e rubinetterie;
  • Rimuovere la vecchia pittura (che sia prima degli anni 70') e ridipingere le pareti;
  • Non utilizzare il "servizio buono della nonna", spesso le stoviglie d'epoca possono contenere leghe al piombo;
  • Non far giocare i bambini con vecchi giocattoli o di provenienza dubbia (mancanza del marchio CEE);
  • Evitare i contenitori per alimenti con vernice smaltata e prodotti cinesi in genere;
  • Non consumare eccessive quantità di tonno, pesce spada ed altri grossi pesci predatori, specie se in scatola;
  • Rimuovere le amalgame dentali a base di piombo e mercurio.

Rimedio naturale per disintossicarsi dal Piombo: l'aglio

Gli agenti chelanti sono composti chimici in grado di "sequestrare" (catturare) i metalli pesanti favorendone l'escrezione.

Secondo uno studio clinico Iraniano svolto su pazienti che presentavano intossicazione da piombo cronica (saturnismo), l'aglio, Allium sativum L., il comune bulbo che noi tutti conosciamo, avrebbe dimostrato un'azione simile alla p-penicillammina, farmaco chelante. L'azione sarebbe da attribuire ai suoi composti solforati responsabili del tipico odore, come l'allicina, con effetti collaterali nettamente inferiori al farmaco di sintesi. Val la pena quindi ancora per un motivo in più, aggiungere questo prezioso bulbo per insaporire i nostri piatti.