Il 2 maggio scorso il New York Times ha pubblicato un editoriale con il titolo evocativo di "Populismo, politica e morbillo". Prendendo in analisi l'esponenziale aumento dei casi di morbillo in Italia, fa derivare il processo, in parte, alle continue campagne anti-vaccinazione dei cosiddetti leader populisti. L'editoriale del New York Times parla di questo scetticismo crescente nei confronti dei vaccini come di una delle "tragedie di questi tempi di post-verità" e mette in guardia dalle continue illusioni e fake news diffuse da media e leader populisti.

In Italia è scoppiata un'allarmante epidemia di morbillo nel 2017. Il Ministero della Salute riporta una stima datata al 26 aprile, circa 1739 casi di morbillo, più del doppio del 2016 (840) e contro i "soli" 250 del 2015. Di quelli colpiti nel 2017 quasi il 90% (88%) non era stato vaccinato.

Il New York Times conclude dicendo che non è facile combattere lo scetticismo sui vaccini di questi tempi, visto che anche gli studi più autorevoli di medici e scienziati di tutto il mondo non sono riusciti a "penetrare la coltre distesa da GRILLO e persone come lui", ma aggiunge, con toni speranzosi, che probabilmente questo aumento dei casi di morbillo (e non solo) potrebbe andare a rafforzare le tesi della comunità scientifica a difesa dei vaccini e a riprova delle conseguenze inevitabili che si verificano quando le vaccinazioni calano.

Inevitabilmente cade nel mirino anche Grillo, che secondo il New York Times con il suo Movimento ha condotto parecchie campagne su una piattaforma anti-vaccini, piattaforma nota per promuovere l'idea di un collegamento tra vaccini e autismo.

La risposta di Grillo

Grillo risponde prontamente sul Blog e via Twitter, negando ogni coinvolgimento e anzi scagliandosi contro i diffusori di notizie false e compromettenti: "si prega il direttore del giornale di dire quali sono le fonti su cui si basa questa fake news". Afferma inoltre che a sostegno di questa tesi esposta dal NYT non ci sia nulla che ricolleghi il Movimento alla piattaforma.

A questo ribatte Matteo Renzi che lo attacca con un post di Facebook, appellandosi al buon senso di Grillo e chiedendogli di rinunciare, per una volta, ai click facili e riconoscere il proprio errore. Ricorda inoltre che Grillo non solo ha avuto coinvolgimenti con le campagne anti-vaccino, ma ha anche avuto da dire sulle mammografie (nel 2015) sostenendo che le mammografie non siano uno strumento importante di prevenzione per il tumore al seno. "Chiedi scusa e tutti noi rispetteremo il tuo passo indietro" si legge sulla sua pagina Facebook.