L'influenza stagionale è un appuntamento fisso a cui tutti siamo abituati. Se ne è discusso molto durante il periodo di picco stagionale, che quest'anno è stato ampiamente anticipato rovinando le feste di fine anno a milioni di italiani, già costretti a letto tra fine dicembre e inizi di gennaio. Le raccomandazioni del Ministero della Salute e l'estensione del periodo vaccinale (ricordiamo il vaccino è assolutamente gratuito per tutte le categorie definibili a "rischio") tuttavia non hanno evitato all'Italia di raggiungere un triste primato in Europa.

Il virus H3N2 particolarmente aggressivo

Il ceppo virale H3N2 nella variante "Bolzano", A/Bolzano/7/2016, individuato per la prima volta appunto presso il laboratorio di microbiologia e virologia dell'ASL di Bolzano, ha rappresentato più del 50% dei virus circolanti in Europa. Il virus, particolarmente aggressivo, poteva essere tuttavia tenuto a bada seguendo la normale profilassi vaccinale prevista per la stagione influenzale 2016/2017. Tra i soggetti a rischio gli over 65 sono quelli per i quali sono state registrate le peggiori complicanze con conseguenze anche fatali, avendo questi ultimi evidentemente sottovalutato l'importanza di vaccinarsi per tempo.

Triste primato dell'Italia: 4.441.000 e 15% di decessi in più del previsto

Secondo quanto dichiarato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss), sulla base dei dati riportati dal network europeo Euromomo, i decessi, specie tra i soggetti appartenenti alla fascia della terza età, sono stati il 15% in più rispetto al valore atteso per una normale stagione influenzale.

Caterina Rizzo, epidemiologa Iss inoltre sottolinea che il ceppo virale H3N2: "colpisce soprattutto gli anziani. Se ci fosse stata una copertura vaccinale migliore, parte di queste morti si sarebbe potuta evitare". L'italia detiene il record di contagiati, ben 4.441.000 per sindromi influenzali e para-influenzali. Tuttavia anche nel resto d'Europa, Francia, Spagna e Portogallo in particolare, è stato registrato un aumento dei decessi per la stagione influenzale 2016/2017.

Conclusa la sorveglianza delle sindromi influenzali InfluNet

Con la 17esima settimana del 2017 si conclude il lavoro di sorveglianza di InfluNet, il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell'influenza, coordinato dall'Iss. Il tutto in collaborazione con il centro interuniversitario di ricerca sull'influenza (Ciri), con il sostegno del Ministero della Salute ed il contributo di Mmg, dei pediatri di libera scelta e dei referenti della sorveglianza delle Asl e nelle regioni. Interrotta anche la pubblicazione di Flunews, bollettino settimanale ufficiale che fornisce i dati sull'andamento dell'influenza stagionale. Come riportato nell'ultimo rapporto epidemiologico, il n. 27 del 3 maggio 2017 (settimana dal 24 al 30 aprile), l'attività dei virus influenzali è ormai ai livelli base. Sono infatti stati registrati soltanto 34.000 casi in tutta Italia e pertanto è stato dichiarato terminato il periodo epidemico.