La popolazione dell’isola di Okinawa ha raggiunto una fama considerevole per la longevità della sua popolazione: si calcola che le donne abbiano un’aspettativa di vita di 85.08 anni, superiore agli 83.99 del resto del Giappone. In particolare c’è un villaggio di nome Ogimi, all’estremo nord dell’isola, che ha ottenuto addirittura il titolo di ‘villaggio della longevità’, per il suo elevato numero di centenari.

Da diversi anni si cerca di conoscere il legame tra alimentazione seguita e longevità; a tale proposito i ricercatori del Laboratory of Brain Chemistry, Institute for Ethnomedicine di Jackson, USA, hanno analizzato i cibi più consumati frequentemente, come il tofu e le alghe marine, per identificare i nutrienti responsabili.

Hanno scoperto che la gente di Okinawa assume, mediante il cibo, una quantità giornaliera di ben 8 grammi di L-serina, molto più elevata del consumo solito di 2.5 grammi al giorno

La carenza di questo aminoacido è stata correlata con il rischio di insorgenza di malattie neurodegenerative, e sono in corso studi clinici in pazienti con sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e morbo di Alzheimer trattati proprio con L-serina.

Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Current Nutrition Reports nel maggio 2017.

Dieta di Ogimi, Okinawa

L’aminoacido L-serina, concentrato soprattutto nel tofu e nella soia, è stato identificato negli alimenti più consumati: Citrus depressa (mandarino), riso, Momordica charantia (zucca amara), tofu (prodotto di soia fermentato), soia, fagioli di soia (edamame) e in 13 specie di alghe marine, tra cui Wakame, Kombu, Hypnea charoide e Ulva lactuca, che sono anche buone sorgenti di omega-3 e proteine

La L-serina, sintetizzata nelle cellule del sistema nervoso centrale (astrociti e neuroni), è precursore di fosfogliceroli, sfingolipidi, aminoacidi solforati e D-serina (componenti strutturali e funzionali delle cellule neuronali).

Nell’alga Wakame e nel frutto Citrus depressa è stata inoltre rilevata un’alta componente di vitamine e sali minerali antiossidanti, con effetto ipolipidemico (riduzione dei trigliceridi nel circolo sanguigno) e antinfiammatorio.

Azione della L-serina

E’ stato dimostrato che contrasta la capacità della neurotossina beta-N-metilamino-L-alanina rilasciata dai cianobatteri, particolarmente sviluppati in acque e terre contaminate dai concimi chimici e dalle deiezioni degli animali di allevamento.

Questa tossina è stata associata al rischio di insorgenza di malattie neurodegenerative (sclerosi laterale amiotrofica o SLA, Parkinson, Alzheimer)

Partendo dai dati sperimentali, è stato condotto uno studio clinico su soggetti con SLA (patologia degenerativa che colpisce i motoneuroni del sistema nervoso centrale), ai quali sono stati somministrati 15 gr di L-serina due volte al giorno, con risultati soddisfacenti: è stata osservata una riduzione dell’85% del declino funzionale

Un altro studio su pazienti con Alzheimer trattati con L-serina è iniziato tre mesi fa ed è ancora in corso.

E’ evidente, dunque, che la dieta Okinawa, priva di zuccheri raffinati, ricca di antiossidanti, omega 3 e L-serina ha i presupposti per minimizzare i rischi di neurodegenerazione e aterosclerosi.