Non è una cura in se stessa, quella fatta con prodotti omeopatici. A confermarlo è il ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin. In un’intervista al quotidiano La Repubblica, il ministro ha insistito che non si deve pensare che i prodotti omeopatici siano medicamenti esclusivi, sostitutivi dei farmaci tradizionali.

Dopo la morte del piccolo Francesco a Cagli, come conseguenza di un’otite mal curata con metodi omeopatici, Lorenzin ha detto che il tema è molto delicato. “Nei casi dei bambini particolarmente perché loro non riescono ad spiegare i sintomi e questo richiede una particolare attenzione”.

A seguito della notizia della morte del bambino di sette anni, il ministro ha voluto sapere se i genitori si erano rivolti ad un pediatra autorizzato, che è obbligato a eseguire i protocolli sanitari dello stato italiano e della società scientifica. Il bambino è stato visto solo da un medico omeopata, che è finito sotto indagini. Lorenzin ha ricordato che i genitori devono essere consapevoli che quando i bambini sono malati devono essere curati e se la febbre si mantiene, devono allarmarsi. “Non bisogna negare l’obiettività della scienza e i risultati dimostrati dalle ricerche mediche”, ha detto Lorenzin.