Durante la registrazione della trasmissione Night tabloid che andrà in onda questa sera in seconda serata su Rai2, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato che ha pronto il testo di legge che prevederebbe l'obbligo per i genitori di vaccinare i figli per l'iscrizione a scuola.

Domani il decreto sarà presentato in consiglio dei ministri.

Il testo, secondo quanto dichiarato dalla Lorenzin, è già stato inviato per una prima lettura al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e verrà discusso già domani in consiglio dei ministri. Il decreto non potrà certamente essere approvato già domattina, perché necessita di approfondimenti e di una valutazione anche da parte del ministro dell'Istruzione.

Il dubbio infatti è che tale disposizione vada a ledere, secondo il MIUR, il diritto di accesso alla scuola.

Vaccinazioni obbligatorie già per il prossimo anno scolastico ?

La ministra sembrerebbe essere cauta, infatti è consapevole che dovrà affrontare alcune resistenze. Sono ancora molti infatti gli italiani che si dichiarano contrari alla vaccinazione e alcuni aspetti vanno sicuramente approfonditi, proprio per questo il testo è stato già inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Provvedimenti simili sono già stati adottati autonomamente da alcune Regioni tra cui l'Emilia Romagna, la Lombardia e il Lazio, o fino alla materna nel caso della Toscana. Si è reso necessario, ha aggiunto la ministra, riportare una obbligatorietà a livello più ampio.

Morbillo: epidemia in atto, più di 2200 casi

IL decreto legge si è reso necessario perché restare sotto la soglia vaccinale prevista dai Livelli essenziali di assistenza sarebbe un vero e proprio pericolo.

Proprio in questi giorni, le ASL italiane hanno registrato un picco dei casi di epidemia da Morbillo che sono salite ben oltre la soglia di 2200 pazienti contagiati di età tra i due e gli undici anni.

Gli italiani hanno compreso l'importanza della vaccinazione come prevenzione

La Lorenzin non si lascia abbattere da possibili ostacoli, anzi si dice ottimista, credendo che siano maturati i tempi per il dibattito su un livello più alto rispetto a quello ottenuto fino ad oggi. È vero che c'è ancora una larga parte della popolazione che ritiene di non voler vaccinare i propri figli, ma molto è già stato fatto anche grazie ai media che si sono fatti portavoce negli ultimi anni di importanti campagne di sensibilizzazione.