Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che circa 24 milioni di persone nel mondo siano affette da schizofrenia; solo in Italia si contano 245mila persone. Si tratta di una malattia cronica e invalidante, che interferisce con la capacità dell'individuo di riconoscere la realtà e di gestire le proprie emozioni a discapito di percezione, memoria, attenzione e apprendimento.

Il trattamento d'elezione per la schizofrenia prevede farmaci antipsicotici, che ottengono un effetto antidelirante ed antiallucinatorio; tuttavia si cercano nuove strategie per migliorare le disfunzioni cognitive.

I ricercatori dell’Università di Messina hanno sperimentato, in uno studio su 20 pazienti affetti da schizofrenia e riceventi antipsicotici, la somministrazione orale di una dose giornaliera del nutraceutico a base dell'agrume bergamotto (Citrus bergamia), nella dose di 1 grammo al giorno per 8 settimane.

In seguito a vari test per valutare lo stato neuropsicologico, è stato osservato che la funzionalità esecutiva è migliorata in maniera significativa. Il bergamotto, caratterizzato da un'alta quantità di glicosidi flavonoidi, rappresenta dunque un approccio nutraceutico per contrastare la disfunzione cognitiva, che crea disabilità a lungo termine. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista "Phytotherapy Research" nel giugno 2017.

Schizofrenia

Le origini relative allo sviluppo della malattia sono multifattoriali: oltre alla predisposizione genetica, fattori ambientali quali stress e carenze nutrizionali (tirossina e magnesio) ne influenzano la comparsa. È caratterizzata da cambiamenti repentini di umore, di personalità e comportamento: i primi sintomi compaiono attorno ai 13 anni, come disturbi della personalità (timidezza e difficoltà di comunicazione).

La perdita di contatto con la realtà varia, a seconda se l'individuo stia ricevendo o meno un trattamento terapeutico, e si manifesta come delirio di grandezza, persecuzione, allucinazioni tattili, uditive, visive, olfattive e gustative, pensiero disorganizzato, incoerenza e incapacità di concentrarsi. Nei casi più gravi, i soggetti necessitano di aiuto per attività giornaliere come l'igiene personale (parlano poco, sono incapaci di pianificare attività, e la sintomatologia somiglia alla depressione).

Studio clinico

Il bergamotto cresce nella zona costiera ionica calabrese; dal frutto è stato estratto un nutraceutico da utilizzare nel trattamento della schizofrenia. I pazienti sono stati sottoposti a test specifici: il Wisconsin Card Sorting (WCST-ordinamento di carte numerate), e il test della fluenza verbale (numero di parole con la stessa lettera iniziale, enunciate in un determinato lasso di tempo).

Sono stati rilevati significativi benefici sulla sintomatologia, in seguito alla somministrazione orale del nutraceutico bergamotto, come evidenziato nelle risposte ai test. Queste osservazioni vanno ad aggiungersi a quelle precedentemente riscontrate sul succo del frutto (potente riduttore del colesterolo), e con l'aroma di olio essenziale (azione calmante, antiansia e antidepressione).