A fronte del caldo torrido che ha investito l’Italia, gli esperti del ministero della Salute hanno messo a disposizione alcuni consigli (sul portale salute.gov.it.) per sentire meno caldo quando si è in casa. Le finestre devono essere chiuse durante le ore con temperature più alte, così da evitare che il calore permei le stanze interne, e le finestre o le vetrate che guardano a sud o sud-ovest devono essere schermate, perché è da quel lato che batte il sole nelle ore di maggior calore, utilizzando se possibile persiane o veneziane o comunque oscuranti esterni regolabili.

Di notte e nelle prime ore del mattino invece è bene lasciare le finestre aperte, per consentire un ricambio dell’aria.

Tutti gli elettrodomestici che provocano calore, dal forno al ferro da stiro fino al phon, devono ovviamente essere utilizzati il meno possibile, mentre per eventuali climatizzatori la temperatura consigliata da impostare è di 24-26 gradi centigradi; in zone ad alta umidità è consigliabile usare deumidificatori piuttosto che climatizzatori, almeno se le temperature non sono eccessive, mentre i ventilatori sono giudicati poco efficaci quando la colonnina di mercurio supera i 32 gradi (in ogni caso è sconsigliato puntarli direttamente sul proprio viso).

A proposito di climatizzatori, consigli sono stati forniti anche dall’Enea, l'ente nazionale per le energie alternative.

Gli apparecchi vanno anzitutto collocati in punti alti dell’appartamento, più vicino al soffitto per intendersi, piuttosto che vicino a tende o divani, e vanno regolati su temperature non troppo più basse di quelle esterne (anche Enea ribadisce di utilizzare anzitutto la funzione deumidificazione e verificare se essa possa bastare per migliorare le condizioni in cui ci si trova); l’ideale è un climatizzatore per ogni stanza, piuttosto che uno più potente per l’intero appartamento, ma essenziale è chiudere tutte le porte e le finestre che danno sull’esterno per evitare di disperdere l’effetto dell’apparecchio.

Sul versante di consumi e sicurezza, Enea raccomanda apparecchi di classe energetica A o superiore, ancor meglio se muniti di tecnologia inverter (se si intende correre a comprare un apparecchio l’Ecobonus consente fino al 31 dicembre di detrarre il 65% del costo sostenuto per l’acquisto di una pompa di calore con cui sostituire, anche solo in parte, il vecchio impianto termico).

E raccomanda ancora di impostare il timer e la funzione ‘notte’, di coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione, di pulire regolarmente (almeno ogni 2 settimane) i filtri dell'aria e le ventole nonché, infine, di controllare la tenuta del circuito del gas.

Tornando ai comportamenti più utili per non morire di caldo in casa, gli esperti del ministero consigliano ancora di evitare passaggi bruschi dal caldo al freddo (e viceversa) e di fare bagni o docce con acqua tiepida ma non fredda (proprio per evitare sbalzi repentini della temperatura corporea).