I ricercatori della società austriaca AFFiRis hanno appena pubblicato sulla nota rivista scientifica European Heart Journal i risultati della sperimentazione di prima fase - cioè su animali da laboratorio - di un vaccino anti - colesterolo. E hanno aggiunto che sono pronti a partire con i primi test clinici, quindi su pazienti umani. Se i test clinici confermeranno i risultati della sperimentazione sulle cavie da laboratorio si può affermare senza tema di smentita che si apre una nuova fase nella prevenzione e nella cura della aterosclerosi e delle patologie cardiache collegate, in primo luogo l'infarto.

Cos'è il colesterolo e quale funzione ha

Il Colesterolo è una lipoproteina plasmatica che riveste un ruolo importantissimo nella fisiologia del nostro organismo. Dato che è l'unico lipide o grasso presente nel torrente sanguigno ad avere una struttura chimica ad anelli rigidi è fondamentale per la manutenzione della membrana cellulare, ma svolge un ruolo importante anche nella formazione della guaina mielinica del sistema nervoso e nello sviluppo embrionale. E' pure decisivo per la sintesi ormonale e della vitamina D. Un eccessivo accumulo di colesterolo nel sangue, specie di quello 'cattivo' LDL, favorisce, però, la creazione di placche sulle pareti dei vasi sanguigni e il loro conseguente restringimento e irrigidimento conosciuto come aterosclerosi.

Come funziona il nuovo vaccino

Nella fase di prima sperimentazione, i ricercatori austriaci hanno sottoposto le cavie di laboratorio ad una dieta ricca di grassi che simulasse le abitudini occidentali, dopo di che hanno somministrato loro il nuovo ritrovato. Il vaccino ,denominato AT04A, inibendo la produzione dell'enzima PCSK9 che impedisce una completa eliminazione del colesterolo LDL, ha prodotto nei topi utilizzati una ha riduzione superiore al 50% del colesterolo totale e ha ridotto di oltre il 60% l'ispessimento dei vasi sanguigni.

Di conseguenza si è ridotta anche l'infiammazione degli stessi. Infatti la presenza delle molecole che segnalano questa condizione nell'organismo si è ridotta di quasi il 30%.

I possibili benefici terapeutici

Se i test clinici daranno risultati soddisfacenti, l'utilizzo di questo nuovo vaccino potrebbe semplificare di molto la vita dei pazienti affetti da ipercolesterolemia.

Infatti, nelle cavie da laboratorio, gli effetti del vaccino perduravano anche 6 mesi dopo la prima somministrazione. E questo indica che anche negli esseri umani potrebbe bastare una prima somministrazione e successivamente un richiamo annuale per contrastare i danni dell' eccesso di LDL. Inoltre sarà in questo modo possibile ridurre l'assunzione di farmaci per il colesterolo alto, come le statine, che producono spesso effetti collaterali indesiderati. Sicuramente una buona notizia per molti cardiopatici e anche per le loro tasche.