L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione di cancro ed altre patologie. La ricerca è in continuo fermento nel verificare i meccanismi alla base dell'azione di composti naturali, peraltro noti da decenni, per tentare di scoprire come utilizzarli al meglio per la nostra Salute. Il professor Stefano Tiziani, del Department of Nutritional Sciences and the Dell Pediatric Research Institute presso l'Università del Texas a Austin, e colleghi hanno dimostrato che i composti presenti in curcuma, uva rossa e buccia di mela sono in grado di uccidere le cellule tumorali del tumore alla prostata, specie se utilizzate in sinergia.

I risultati della nuova ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Precision Oncology.

Il tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è uno dei tumori più diffusi nella popolazione di sesso maschile e rappresenta circa il 15% di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo (dati AIRC). Si calcola che ogni anno in Italia vengano diagnosticati circa 35.000 nuovi casi. Fortunatamente, nella stragrande maggioranza delle volte, un intervento tempestivo permette di non avere conseguenze nefaste. A cinque anni dalla diagnosi infatti in media il 91% dei pazienti sopravvive. Molto importante quindi la prevenzione con controlli periodici da effettuarsi solo dopo i 50 anni. Ciò soprattutto in presenza di sintomi (assenti inizialmente, poi si avranno disturbi nella minzione e presenza di sangue) e dei seguenti fattori di rischio, individuati dagli esperti:

  • Familiarità;
  • presenza di mutazioni in alcuni geni come BRCA1 e BRCA2, o HPC1;
  • alti livelli di ormoni come il testosterone e l'ormone IGF1;
  • scorretto stile di vita: dieta ricca di grassi saturi, obesità, mancanza di esercizio fisico, fumo.

Un primo passo per la diagnosi è l'esame PSA (antigene prostatico specifico) che tuttavia dà spesso falsi positivi.

Sarà dunque il medico stesso ad indirizzare il paziente verso il giusto approccio diagnostico.

Curcuma, mela e uva lavorano in sinergia contro il tumore alla prostata

Con lo scopo di identificare le molecole più efficaci nell'arrestare la crescita delle cellule tumorali della prostata, il team del Professor Tiziani ha dapprima effettuato lo screening di 142 composti naturali, attraverso l'utilizzo di una tecnica innovativa.

Successivamente questi composti sono stati testati sulle cellule tumorali della prostata prelevate da topi e da esseri umani. I numerosi test, effettuati sia con le sostanze singole che in combinazione, hanno portato all'individuazione di un potente mix antitumorale formato da:

  • Curcumina, il composto giallo brillante responsabile della tipica colorazione della curcuma;
  • Acido ursolico, presente nella buccia di mele;
  • Resveratrolo, presente nell'uva rossa e nelle bacche.

Il mix di questi composti naturali ha inibito l'assunzione di glutammina (un aminoacido di cui le cellule tumorali della prostata necessitano per crescere) da parte delle cellule tumorali, che sono letteralmente "morte di fame".

Inoltre, poiché l'acido ursolico, la curcumina e il resveratrolo sono molecole prive di tossicità non hanno causato alcun effetto collaterale nei topi.

Risultati molto incoraggianti

I ricercatori hanno sottolineato che le concentrazioni di ciascuno dei tre composti erano certamente superiori a quelli normalmente consumati attraverso una normale dieta. Tuttavia gli ottimi risultati incoraggiano la programmazione di ulteriori studi con lo scopo di individuare una strategia naturale per la prevenzione e la cura del tumore alla prostata. Il professor Stefano Tiziani conclude: "Questi nutrienti hanno potenziali proprietà anticancro e sono prontamente disponibili. Abbiamo solo bisogno di aumentare la concentrazione oltre i livelli che si trovano in una dieta sana per un effetto sulle cellule tumorali della prostata".