Negli ultimi anni nel mondo occidentale è aumentato considerevolmente il numero delle persone che per anche per motivi etici hanno deciso di rinunciare a mangiare animali e loro derivati, abbracciando la dieta vegetariana o quella vegana. Tra questi c'è una minoranza che ha fatto la scelta ancora più estrema di vivere di sola frutta - i fruttariani giust'appunto - e alcuni sostengono di riuscire a campare - è proprio il caso di dirlo - d'aria, rinunciando quasi completamente a nutrirsi. Si chiamano "respiriani" e sostengono di riuscire a vivere assorbendo l'energia sprigionata dall'universo.

La testata inglese Daily Mail ne ha intervistati due, che oltre ad avere effettuato questa scelta organizzano delle conferenze per spiegare agli altri come seguire il loro esempio.

La coppia che sostiene di vivere senza cibarsi

"Chi è in sintonia con l'energia liberata dall'universo può vivere senza cibarsi, nutrendosi mediante il respiro". E' quanto ha inizialmente affermato la coppia di giovani che ha effettuato la discutibile scelta di vivere rinunciando al cibo. Ricardo Akahi e Camila Castello, rispettivamente 36 e 34 anni, vivono tra la California e l'Ecuador e sostengono di essere riusciti a vivere alcuni anni senza mettere in bocca niente, mentre attualmente si limiterebbero a mangiare un frutto di tanto in tanto.

I due organizzano anche delle conferenze per spiegare come diventare 'respiriani' a chi intende fare questa scelta.

Si sono avvicinati a questa "filosofia" - se così la possiamo definire - nel 2008 nel corso di un viaggio in America Latina. In quel periodo erano diventati vegetariani da alcuni anni e poi fruttariani, ma da quel momento, dopo avere affrontato un periodo di 3 settimane di "conversione", hanno detto addio al cibo.

Raccontano di essere stati tre anni senza mangiare niente, mentre oggi occasionalmente mangiano qualche frutto, magari in compagnia.

La conversione al respirianesimo

Per diventare respiriani i due giovani hanno affrontato un periodo di 21 giorni di transizione. Questo prevede una settimana di completo digiuno e nutrirsi di succo diluito nell'acqua le restanti due settimane.

La ragazza ha rinunciato a mangiare normalmente anche durante la gravidanza. "Nei 9 mesi di gestazione ho assunto del cibo solo 5 volte, senza mai avvertire lo stimolo della fame. Sapevo che il bambino sarebbe stato adeguatamente nutrito dal mio amore" afferma. Per fortuna però affermano di non volere imporre le loro bizzare scelte alimentari ai figli, ai quali consentono di mangiare qualsiasi cosa vogliano, dalla pizza alle patate fritte passando per il gelato.

Dopo il clamore, la rettifica

In seguito al clamore suscitato dalla loro storia, che è diventata virale nel giro di pochi giorni e ha fatto il giro del mondo, riportata da testate inglesi come l'Independent, Ricardo Akahi e Camila Castello hanno rettificato al New York Post sostenendo che le loro parole sono state riportate fuori contesto, quindi travisate. "Mangiamo" ha precisato la coppia "solo che non lo facciamo con la stessa frequenza o intensità con cui lo fa la media delle persone".