Una ricerca scientifica sulle sigarette elettroniche dell'Università del Connecticut sta creando un polverone di polemiche in rete. Secondo lo studio dei ricercatori americani, le cosiddette e-cig sarebbero dannose quanto quelle contenenti tabacco, ovvero le normali sigarette. Ma c'è di più. Sempre stando al recente studio condotto dall'università statunitense, il vapore rilasciato causerebbe maggiori danni al Dna delle persone che vi entrano a contatto, rispetto alle sigarette col tabacco. Sui social, la notizia sta diventando nel giro di poche ore virale.

E istantanea è scattata la polemica.

'Maggiori danni al Dna'

Brusco risveglio per tutti coloro che, da anni, hanno abbandonato il tabacco passando alle sigarette elettroniche. Un recente studio della University of Connecticut ha svelato come le sigarette elettroniche siano addirittura più dannose rispetto a quelle normali, se si prende in considerazione il danno causato al Dna. L'allarme lanciato dall'università americana riguarderebbe anche un potenziale pericolo di insorgenza di cancro nei soggetti che respirano il vapore proveniente dalle e-cig, a causa della presenza di additivi al suo interno. La reazione dei fumatori di sigarette elettroniche non si è fatta attendere. La maggioranza crede che queste notizie siano costruite, confezionate, ad arte dalle lobby del tabacco, per screditare le e-cig e promuovere, involontariamente o meno, un ritorno al consumo delle sigarette contenenti tabacco.

C'è anche una parte di utenti però che si dice preoccupata circa quanto è emerso dall'ultima ricerca condotta.

'Non c'è fumo'

Di fronte alle numerose polemiche sorte dopo la pubblicazione della notizia, è dovuta scendere in campo direttamente la NHS Smokefree Campaign, che ha difeso a spada tratta le sigarette elettroniche ed il loro utilizzo, ricordando come siano nate per ridurre al minimo gli effetti più dannosi della nicotina.

Il passaggio più importante della difesa della NHS Smokefree è però quando vengono elencati i componenti del vapore della e-cig, vale a dire glicerolo e aromi differenti, oltre alla nicotina. Questi non danno origine ad alcuna combustione, in parole povere "non c'è fumo", secondo l'azienda. Una tesi, questa, ribadita già in passato, quando le sigarette elettroniche avevano subito altri simili "attacchi". Nelle prossime ore, siamo certi, lo scontro sui social continuerà ad essere particolarmente acceso.