Il tè verde non necessita di grandi presentazioni. Ottenuto dalle foglie che non subiscono l'ossidazione della Camellia sinensis, tra le sue proprietà ricordiamo:

  • Dimagranti: dovute alla presenza delle metilxantine (caffeina, teobromina, teofillina), in grado di stimolare la lipolisi, ovvero la mobilitazione dei grassi di deposito a scopo energetico, favorire il metabolismo e dal blando effetto diuretico (utile in caso di cellulite e ritenzione idrica);
  • Antiossidanti: il tè verde contiene le catechine, la più abbondante delle quali è l'epigallocatechina-3-gallato (EGCG), in grado di neutralizzare i radicali liberi e la crescita tumorale (proprietà antimutageniche);
  • Protezione del sistema cardiovascolare: l'EGCG riduce i livelli di triglicerdi e di colesterolo LDL nel sangue, contribuendo alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Una nuova ricerca ha individuato proprio nell'EGCG una molecola dal grande potenziale terapeutico per la salvaguardia della memoria, in grado di combattere la neuroinfiammazione e l'insulino-resistenza cerebrale indotte da una dieta ad alto contenuto di grassi e fruttosio.

Insulino-resistenza e perdita della memoria

In un precedente studio del 2015, la Iowa State University aveva messo in stretta relazione l'insulino-resistenza e l'insorgenza del morbo di Alzheimer. Le scansioni cerebrali su 150 adulti avevano dimostrato che coloro che presentavano questo fenomeno, utilizzavano meno zucchero a livello cerebrale. Uno degli autori dello studio, Auriel Willette (fonte: Associazione Alzheimer) dichiarò: "Se non c’è carburante sufficiente, non si potrà riuscire a ricordare o a fare qualcosa. Questo è importante nell’Alzheimer, perché nel decorso della malattia si ha una progressiva diminuzione della quantità di zucchero nel sangue usato in certe aree del cervello. Quelle aree finiscono per usarne sempre meno".

L'insulino-resistenza, anche lieve o moderata, non necessariamente legata al diabete di tipo 2, e gli altri fattori collegabili alla sindrome metabolica come l'obesità, hanno un effetto deleterio sul nostro cervello, contribuendo alla perdita di memoria e al sopraggiungere di deficit cognitivi con l'avanzare dell'età.

Nuova ricerca su tè verde ed epigallocatechina-3-gallato

Il nuovo studio sul tè verde è stato condotto dal College of Food Science and Engineering, Northwest A&F University, in Yangling (Cina), ed è stato pubblicato online sul "The FASEB Journal". Per questa ricerca sono stati utilizzati topi maschi C57BL/6J di 3 mesi, suddivisi in tre gruppi in base alla dieta:

  • un gruppo di controllo alimentato con una dieta standard;
  • un gruppo alimentato con una dieta ad alto contenuto di grassi e fruttosio (HFFD);
  • un gruppo alimentato con una dieta HFFD e 2 grammi di EGCG per litro di acqua potabile.

Per 16 settimane, i ricercatori hanno monitorato i topi e hanno scoperto che quelli alimentati con HFFD avevano un peso corporeo più alto rispetto ai roditori di controllo, e un peso corporeo significativamente superiore rispetto agli animali nutriti con HFFD + EGCG.

Nell'esecuzione di un test di labirinto di Morris, gli studiosi hanno verificato che i topi del gruppo HFFD impiegavano più tempo per trovare la piattaforma rispetto a quelli del gruppo di controllo. I roditori alimentati con HFFD + EGCG hanno impiegato meno tempo rispetto a quelli che hanno seguito una dieta HFFD, migliorando di giorno in giorno l'esecuzione della prova.

Quando la piattaforma nascosta è stata rimossa per eseguire una prova di sonda, i topi trattati con HFFD hanno trascorso meno tempo nel quadrante bersaglio rispetto ai roditori di controllo, con meno attraversamenti di piattaforma. Il gruppo HFFD + EGCG ha mostrato un significativo aumento del tempo medio trascorso nel quadrante bersaglio, e ha avuto un numero maggiore di attraversamenti della piattaforma.

Questi risultati hanno messo in risalto il ruolo dell'epigallocatechina-3-gallato nel migliorare la memoria e salvaguardarla, nonostante un'alimentazione ricca di grassi e fruttosio, nonché un effetto significativo sul peso corporeo.

Lo studio conferma le proprietà del tè verde su memoria, obesità ed insulino-resistenza

"Molti rapporti, aneddotici ed in qualche misura basati sulla ricerca, sono ora notevolmente rafforzati da questo studio più penetrante", ha affermato Thoru Pederson, redattore del "FASEB Journal". "Il tè verde è la seconda bevanda più consumata al mondo dopo l'acqua e viene coltivato in almeno 30 paesi - ha dichiarato a "Scienze Daily" Xuebo Liu, uno degli autori dello studio - L'antica abitudine di bere il tè verde può essere un'alternativa più accettabile rispetto ai farmaci quando si tratta di combattere l'obesità, la resistenza all'insulina e la compromissione della memoria".