Il mal di schiena è uno dei dolori fisici più diffuso. Sono circa 15 milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono al proprio medico per risolvere questo fastidioso problema, a volte anche invalidante. Molte persone infatti a causa del mal di schiena sono impossibilitati a svolgere la propria attività professionale e sono costretti a ricorrere molto spesso a farmaci antinfiammatori, subendone di conseguenza anche indesiderabili effetti collaterali. Ora, alcuni nuovi studi assicurano che i dolori articolari e quelli che colpiscono la schiena possano essere risolvibili anche con un rimedio naturale, la fisioanalisi.

Una tecnica che sfrutta soltanto la forza di gravità.

A tal proposito, il dottor Giuseppe Mastrodicasa, pioniere italiano della fisioanalisi, ci illustra come è possibile risolvere alcuni problemi di salute legati alla schiena utilizzando solo qualche piccolo accorgimento.

La fisioanalisi, cura innovativa per il mal di schiena: parla l’esperto

La forza di gravità potrebbe essere nostra alleata e la cura necessaria a risolvere il dolore di schiena. In effetti, sarebbe questo il concetto principale su cui gravita la fisioanalisi, una nuova tecnica che promette ottimi risultati e senza l’utilizzo di farmaci. Giuseppe Mastrodicasa, esperto italiano del campo, dichiara che è stato dimostrato che molti problemi legati ai dolori articolari e dorsali siano dovuti a uno sbagliato equilibrio fisiologico tra la parte superiore del corpo e quella inferiore.

Inoltre, un altro errore molto comune sarebbe quello di aiutare le gambe a combattere la forza di gravità con le braccia, aumentando così la difficoltà e creando ulteriori attriti tra i muscoli agonisti e quelli antagonisti. Ed è proprio questo attrito che, secondo il professore, diventa il principale responsabile del dolore di schiena e di quelli articolari.

Come agisce la fisioanalisi e quali sono i suoi effetti?

La fisioanalisi è volta a intercettare le resistenze corporee che nella stragrande maggioranza dei casi creano un ostacolo nel combattere la forza di gravità. Lo scopo, spiega il professor Mastrodicasa, è quello di offrire alle gambe i giusti strumenti per poter mantenere autonomamente l’equilibrio, e senza la necessità del supporto delle braccia.

E per conseguirlo sarà necessario recuperare la corretta postura eretta attraverso la stimolazione del riflesso plantare mediante l’utilizzo di un semplice cilindretto. Un aiuto importante per ripristinare le corrette posizioni ortogonali che ottimizzano la funzionalità dell’arto inferiore.

Ovviamente, è solo l'inizio. Il dottor Mastrodicasa suggerisce sei sedute e assicura un risultato definitivo. Dunque, una volta riequilibrati i piedi, le gambe e il bacino, si sale lungo la colonna lombare e dorsale fino alla cervicale. Un lavoro che si direbbe concluso soltanto nel momento in cui si riesca a garantire una corretta capacità gravitazionale che assicuri alla colonna vertebrale più omogeneità e armonia nei movimenti.