Lungo gli anni la ricerca scientifica ci ha sempre allertato riguardo ai pericolosi danni che l’obesità e la vita sedentaria in generale possano recare al nostro organismo. Eppure, i nuovi studi condotti da un gruppo di scienziati della Brigham Young University dello Utah negli Stati Uniti, hanno evidenziato la crescita esponenziale di altri due mali finora trascurati. Si tratta della Solitudine e del cosiddetto isolamento sociale.

Due mali moderni che potrebbero avere effetti altamente negativi sul nostro corpo, aumentando addirittura del 50% il rischio di morte prematura.

I dati raccolti dall'equipe della professoressa Julianne Holt-Lunstad non sono confortanti. Tuttavia, mettono al centro dell’attenzione l’aspetto psicologico dell’individuo, quale inevitabilmente e potente 'inflluencer' di quello fisico.

I pericoli dell'isolamento sociale

Sarebbe dunque la solitudine uno degli elementi che maggiormente minaccia la salute delle persone. Questo è quanto risulta dal recente studio effettuato negli Stati Uniti che ha analizzato in maniera molto accurata alcune ricerche nelle quali si andavano a esaminare le nefaste conseguenze dell'isolamento sociale. A tal proposito, e dopo aver analizzato i dati di oltre 4milioni di adulti, gli scienziati sarebbero giunti ad una conclusione che nessuno aveva mai pensato: la solitudine ha una grossa incidenza sullo stato di salute delle persone.

La percentuale di rischio di morte prematura infatti, nei soggetti affetti di isolamento sociale aumenta addirittura del 50%. 'Un dato allarmante se confrontato con la percentuale di morte prematura occasionata dall'obesità', ammette la dottoressa Holt-Lunstad. In effetti, tra i pazienti al di sotto dei 70 anni che ne soffrono il rischio di morte prematura si ferma, per così dire, al 30% dei casi.

La solitudine uccide

Alzheimer, infarto, ictus, sarebbero soltanto alcuni dei rischi collegati alla mortale accoppiata isolamento sociale e solitudine. Attenzione però, non sono la stessa cosa. La prima patologia riguarda una totale mancanza di contatto con altre persone. Mentre la seconda, e forse assai più pericolosa, colpisce chi è emotivamente disconnesso dagli altri.

Cioè, persone circondate da amici e parenti ma che in realtà si sentono tristemente sole.

Visti i risultati degli ultimi studi, converrebbe correre ai ripari il prima possibile, per evitare che l'isolamento sociale, o peggio, la solitudine rappresentino un vero e proprio pericolo per la salute di moltissime persone.