Un equipe di ricercatori in servizio all'Università di Amsterdam ha scoperto che il propranololo, principio attivo di un farmaco già in commercio da anni come betabloccante, impiegato per curare malattie come l’angina pectoris e l’ipertensione arteriosa ha la capacità di modificare le reazioni nelle persone che soffrono di una fobia come quella nei confronti dei ragni, oggetto dell'esperimento in questione. Il limite dello studio in questione è dato dal campione limitato di persone sottoposte alla prova, ma gli esiti sono stati giudicati interessanti e la ricerca ha guadagnato la pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica "Biological Psychiatry".

L'esperimento olandese sulle fobie

Somministrando il propranololo a soggetti che soffrono di fobie e attivando il ricordo da rimuovere le reazioni delle persone affette dalla fobia cambiano. Il farmaco avrebbe infatti l'effetto di disattivare momentaneamente il fissaggio dei ricordi nella memoria. Un effetto collaterale che potrebbe essere molto utile a chi vuole superare determinate fobie.

Gli studiosi avevano a disposizione un campione di 45 individui che soffrono di aracnofobia, ovvero una paura irrazionale dei ragni che alla sola vista dell'animale scatena una sensazione di paura e profondo disagio, fino ad un attacco d'ansia. I soggetti aracnofobici sono stati suddivisi in tre gruppi di quindici persone ciascuno.

Al primo gruppo è stato somministrato il propranololo, mentre al secondo gruppo un placebo, dopodiché a tutti e trenta è stata mostrata una tarantola. Al terzo gruppo invece è stato somministrato il farmaco, ma senza mostrare loro nessun ragno. Coloro che avevano assunto il principio attivo in questione e poi hanno visto il ragno hanno notato una forte riduzione o addirittura la sparizione della fobia.

Effetto non riscontrato invece in coloro che avevano assunto il placebo e visto la tarantola ne in coloro che avevano assunto il farmaco senza vedere però il ragno. Da qui l'evidenza che il farmaco risulta efficace se viene riattivato il ricordo da rimuovere.

Che cosa sono le fobie?

Le fobie sono inquadrate nel manuale diagnostico della psichiatria (DSM-IV) quale "disturbo psicologico" che si manifesta con una sensazione di paura eccessiva e irrazionale scaturita dalla presenza o addirittura dall'anticipazione di un oggetto o di una determinata situazione.

L'individuo che ne soffre posto dinnanzi alla situazione che scatena la fobia può arrivare a provare malessere fisico, come tremore incontrollabile, sudorazione profusa, tachicardia e persino attacchi di panico. Si tratta di un disturbo molto comune tra la popolazione mondiale, tanto che approssimativamente una persona su venti è afflitto da una qualche fobia.