Il Tobacco Control, rivista appartenente al British Medical Journal, ha pubblicato ieri uno studio sulle sigarette elettroniche. Dopo aver analizzato il comportamento di migliaia di adolescenti, l'esito della ricerca ha decretato che chi inizia con le e-cig nell'immediato futuro ha molte più possibilità di passare al fumo delle sigarette normali. Un paradosso bello e buono, visto che l'introduzione in commercio delle e-cig è stata voluta appunto per diminuire i fumatori delle "bionde", auspicando un maggior consumo delle ultime arrivate rispetto al più dannoso tabacco.

Di recente, una ricerca americana, aveva puntato il dito contro le sigarette elettroniche, ritenendole più dannose di quelle normali. Se confermato, il nuovo studio proveniente dall'Inghilterra andrebbe ad intaccare ancora la loro credibilità.

Quasi 3.000 ragazzi coinvolti

La ricerca è stata guidata da un professore dell'Università di Leeds, il signor Mark Conner. Come campione è stato preso un numero elevatissimo di adolescenti, poco meno di 3.000, da venti scuole diverse. Gli adolescenti oggetto dello studio avevano tutti un'età compresa fra i 13 e 14 anni. Complessivamente, dei 2836 ragazzi inclusi nel progetto di ricerca, il 16 per cento aveva già avuto un'esperienza con la e-cigarette. Oltre due terzi invece non aveva mai fumato né utilizzato una sigaretta elettronica.

A distanza di dodici mesi dal primo maxi "appello", i ricercatori si sono presentati nuovamente nelle scuole del Regno Unito da cui avevano selezionato in precedenza i quasi 3.000 giovani a cui somministrare il classico questionario, che tutti o al liceo o all'università abbiamo compilato, sugli argomenti più disparati. Come avevano cambiato le loro abitudini gli adolescenti inglesi?

La risposta è sorprendente.

Dalle e-cig al tabacco

Un anno dopo, più di un terzo di quel 16 per cento complessivo che usava le sigarette elettroniche ha fumato tabacco. Si parla di percentuali intorno al 34 per cento. Di contro, tra quelli che non avevano mai fumato, soltanto il 9 per cento ha ammesso di aver provato il fumo di una sigaretta normale.

Da ciò si evince che il desiderio di fumare è stato molto più alto in quegli adolescenti che già usavano le e-cig, a differenza invece di quanto si poteva pensare, ovvero che i fumatori sarebbero aumentati tra coloro che non avevano mai "assaggiato" le bionde". Commentando lo studio dell'Università di Leeds, il dottor Boffi, che lavora all'interno della Fondazione Ircss di Milano, ha sottolineato come non ci sia alcuna certezza sull'efficacia delle sigarette elettroniche sulla cessazione del fumo.