La maggior parte delle persone la scopre quasi per caso: una mattina ci si sveglia e ci si sente più stanchi di quando si è andati a letto. Si comincia ad avvertire frequenti mal di testa, dolori per tutto il corpo associati a stanchezza cronica. Il paziente si reca dal medico annunciando tali sintomi e, spesso e volentieri, quest'ultimo (in buona fede s'intende) li scambia per semplici dolori muscolo-scheletrici, prescrivendo al paziente riposo e antidolorifici comuni.

Seguono svariate notti insonni e sofferenti a causa di un continuo dolore localizzato principalmente nei muscoli degli arti superiori e inferiori.

Gli antidolorifici non fanno alcun effetto e ci si ritrova, nella totale agonia, a dover sopportare veri e propri bombardamenti fisici di cui non si conosce l'origine, e con cui non si è mai avuto a che fare prima. Dopo svariati esami e accertamenti, fra risonanze e diverse analisi del sangue, si scopre che si è affetti da sindrome fibromialgica.

Dalla fibromialgia si può guarire?

La risposta a questa domanda resta tutt'oggi difficile da dare, ma quello che si può affermare con certezza è che, rispetto a molti anni fa, anche se oggi la fibromialgia non si può ancora curare definitivamente, la si può comunque contrastare con grande successo. Varie terapie farmacologiche hanno dato la possibilità, a milioni di pazienti affetti da questa patologia, di ritornare a vivere la propria vita con entusiasmo ed energia.

Altre terapie non farmacologiche sono state utilizzate nel trattamento della fibromialgia, come l'elettrostimolazione (TENS) e la termoterapia (impacchi caldi, sabbiature, bagni termali), riscontrando ottimi benefici nel paziente. Sono stati segnalati dei casi, seppur rari, in cui la malattia ha subito una totale remissione.

Ma spesso la fibromialgia ci va giù pesante

Come tutte le malattie, la fibromialgia presenta momenti buoni ed altri decisamente meno positivi. In alcuni casi arriva a presentarsi in maniera totalmente invalidante, rendendo impossibile lo svolgimento di qualsiasi attività giornaliera, anche la più semplice di tutte. Proprio in questi giorni, la cantante americana Lady Gaga - che soffre di questa malattia da tempo - è stata trasportata d'urgenza in ospedale per i forti dolori che l'hanno costretta a rimandare un concerto a Rio de Janeiro.

Spesso ci si ritrova a stringere i denti, a cercare di mascherare la sofferenza, ma non sempre si riesce a farlo, e bisogna fermarsi a prendersi cura del proprio corpo, come ha affermato l'artista statunitense sul suo profilo Twitter.

L'AISF (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica) combatte ormai da anni con il Ministero della Salute per il riconoscimento di tale malattia come "cronica e invalidante", ma il governo italiano da parte sua sembra essere ancora scettico su tale patologia, ritenendo la sindrome fibromialgica cronica sì, ma non al punto tale da doverla inserire nell'elenco delle malattie croniche e invalidanti.

Alcune città italiane, fra cui Trento e Bolzano, hanno già riconosciuto tale sindrome, permettendo ai malati di usufruire di una relativa esenzione e del riconoscimento in sede di invalidità civile. Anche altre regioni, per fortuna, stanno aprendo gli occhi sull'argomento, e si spera quanto prima di arrivare ad una soluzione ottimale per tutti.