E dopo lo scalpore causato dai lotti di coca-Cola che erano stati ritirati dal mercato non molti mesi fa, ecco sopraggiungere l'imposizione di un ritiro per quanto riguarda determinati lotti di pancetta tagliata a cubetti. La pancetta in questione, dopo accurate analisi dovute ad alcune segnalazioni, sembra esser stata presa di mira dal batterio della salmonella che causerebbe, in chi lo ingerisce, una infezione intestinale od una intossicazione. La pancetta interessata al ritiro e quella affumicata e tagliata a cubetti con lotto numero L5576 e con scadenza riportata al 3 novembre 2017.

Le confezioni cui il Ministero della salute ha imposto il ritiro riportano il marchio Valtidone Industria Alimentare e risulta prodotta dalla ditta "Salumificio Pianellese Srl" contenenti rispettivamente cento grammi e centosessanta grammi di pancetta infetta. Chi ingerisce alimenti infetti da Salmonella, solitamente, riporta come sintomi evidenti una aggressiva diarrea, vomito ed in alcuni casi anche febbre e sintomi minori che possono essere curati tranquillamente in casa senza una terapia mirata.

Quali sono i cibi più a rischio di contaminazione da Salmonella?

La pancetta non è l'unico alimento che può essere attaccato da questo batterio.

Tra i cibi "a rischio" ritroviamo quindi il latte crudo ed i suoi derivati, le uova, le salse ed i vari condimenti per le insalate, carne poco cotta, creme ed alcuni derivati per dolci, il gelato artigianale ed anche la frutta e la verdura.

Come si può notare, quasi tutti i tipi di alimenti possono essere infettati da questo batterio, ma con le dovute accortezze è possibile ridurre il rischio di contagio. Uno tra i consigli più importanti da tenere in considerazione è quello di cuocere per bene i cibi, evitando la consumazione frequente di cibi crudi, ovviamente ciò non può essere valido per la frutta che tuttavia deve sempre essere lavata per bene prima del consumo.

Accortezze da prendere in caso di contagio

Se il contagio è avvenuto in forma lieve, od il paziente possiede anticorpi forti, si può attendere che l'infezioni passi da se. Nel caso in cui vi siano febbre, dolori addominali acuti e mal di testa è necessario rivolgersi al proprio medico e seguire una dieta adeguata. Per quanto riguarda invece la semplice febbre e crampi addominali potrebbe bastare del paracetamolo per alleviare la "sofferenza" del paziente in attesa che l'infezione guarisca. Ovviamente, in ogni caso, è sempre consigliato integrare liquidi per evitare il sopraggiungere della disidratazione.