Questi giorni, su Eur. J. Cancer, sono stati pubblicati i risultati di una indagine sistematica della letteratura scientifica, e precisamente 78 studi condotti in 13 Nazioni, per valutare nei pazienti più giovani, a livello mondiale, le variazioni geografiche e tipologiche dei tumori. Quello che è emerso è un incremento, più o meno generalizzato, dei tumori orali e orofaringei, nei pazienti più giovani. In particolare, tumori della lingua nelle donne e tumori orofaringei negli uomini. Con una genesi differente da quella degli stessi tumori diagnosticati nelle persone più avanti negli anni.

Un fenomeno ancora da capire

Se uno parla di carcinoma squamocellulare di testa e collo pensa immediatamente ad una popolazione di pazienti over-50enni. Invece questi tumori stanno facendo segnare un forte incremento nella popolazione più giovane, tipicamente sotto i 45 anni. E le cause sembrano differenti da quelle responsabili degli stessi tumori negli anziani. Ma non si è compreso ancora quali possano essere.

Sono le conclusioni di una sistematica revisione sui lavori pubblicati su PubMed e sul database scholar di Google, dal 1975 a giugno 2016. Tra tutti, sono stati selezionati 78 lavori, di cui 19 studi epidemiologici, in 13 Nazioni. Quello che è emerso è un trend crescente di alcuni tumori nella fascia sotto i 45 anni.

Fa eccezione solo l’Olanda. Ma l’incremento non è generalizzato, nella razza bianca stanno aumentando quelli alla lingua nelle donne e quelli orofaringei negli uomini.

Inoltre, è emersa una differenza tra l’incidenza nel Nord America (5,5%) rispetto a quella osservata nei Paesi del Sud-America e Medio oriente (17,2%). Queste differenze potrebbero aiutare a comprendere questo fenomeno.

I risultati dello studio sono stati pubblicati su Eur. J. Cancer, primo autore Hussein AA.

Tumori poco frequenti ma molto pericolosi

I tumori del cavo orale colpiscono solitamente le cellule che rivestono la bozza sviluppandosi sulla lingua, sulla mucosa delle guance, sul pavimento della bozza e sull’orofaringe (parte della faringe situata nella parte posteriore della bocca e comprende la base della lingua, il palato molle, l’arco delle tonsille, e la parte posteriore della cavità della bocca).

Da 11 anni c’è una campagna promozionale – l’ultima a maggio di quest’anno - a favore della prevenzione e diagnosi precoce di questi tumori, detta Oral Cancer Day. Questo perché al di là di questo studio appena pubblicato, è ben noto l’aumento dei tumori del tratto orale che attualmente rappresentano il 7% di tutti i tumori nell’uomo e l’1% nella donna. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 6000 nuovi casi con una mortalità, a 5 anni, di oltre il 70%. Quindi parliamo di tumori dove non esiste ancora un efficiente controllo clinico e/o farmacologico.

Come per il melanoma, anche per questi tumori la diagnosi precoce può fare la differenza. Una diagnosi precoce consente interventi poco invasivi e una guarigione completa.

Ma perché sta aumentando nei giovani?

Solitamente i tumori del cavo orale sono presenti in percentuali superiori negli ultracinquantenni fumatori e bevitori, con una scarsa igiene orale. I casi diagnosticati nei giovani sembrano invece associati ai ceppi 16 e 18 del papilloma virus (HPV16, HPV18), gli stessi responsabili dei tumori del collo dell’utero. Normalmente sono giovani che non hanno una storia di fumatori, non bevono o lo fanno con moderazione e curano con attenzione l’igiene orale. E questi tipo di cancro, a partire dal 1990, sono in aumento negli Stati Uniti e in Europa. Unica buona notizia è che, a differenza degli stessi tumori nei over-50enni, nei più giovani la sopravvivenza è di gran lunga superiore.

Gli esperti associano questi casi ad un aumento di promiscuità sessuale, molti partner, rapporti orali, ecc. Inoltre, per l’uomini, influisce l’età del primo rapporto sessuale mentre nelle donne l’età a cui raggiungono la maturità sessuale (menarca). Tutte condizioni dove aumenta la probabilità di contrarre l’infezione da HPV16-18.

Non solo tumore alla bocca

Alcune indagine, fatte in Italia negli ultimi anni, hanno segnalato che nelle donne under-50 c'è un incremento dei casi di tumori al seno. Differenti indagini parlano di un incremento, negli ultimi 5 anni, tra il 15-30%. Spesso si tratta di forme non invasive che regrediscono spontaneamente ma, in alcuni casi, si tratta invece di casi maligni.

Le cause: mancata sensibilizzazione al problema a causa di campagne di screening che solitamente non coprono questa fascia di età; abitudine al fumo; gravidanze, con meno figli e in età più avanzata rispetto al passato.