I cambiamenti climatici in atto inevitabilmente producono delle conseguenze anche a carico delle specie viventi. Tra queste gli insetti sono una delle forme viventi che riesce ad adattarsi con più facilità. In particolare è scattato un allarme per quanto riguarda le cimici asiatiche che hanno letteralmente invaso alcune zone del Nord Italia, dove rappresentano un vero e proprio flagello per le coltivazioni. L'emergenza è scattata anche in alcune quartieri di Roma, in particolare al Prati, dove i residenti hanno segnalato alle autorità competenti una situazione drammatica con appartamenti interi colonizzati da questi insetti.

Ma perché le cimici asiatiche arrivano alle nostre latitudini?

Cimici asiatiche: il perché di questa invasione

Le cimici asiatiche (Halyomorpha Halys), questo il suo nome scientifico, arrivano dalla Cina e dalla Corea. Gli avvistamenti sono diventati sempre più frequenti a partire dal 2012. La cimice asiatica è comparsa dapprima in Emilia-Romagna, poi nel 2013 è stata trovata in Piemonte e Lombardia, nel 2014 e nel 2015 nel Trentino e nelle Marche. Intanto rispetto a quelle nostrane che sono verdi presentano un colore che va dal grigio al marrone marmorato. Con l'inverno cercano luoghi chiusi e riparati per poi spuntare a primavera, per cui le nostre case rappresentano un ottimo rifugio per svernare.

Una femmina può depositare fino a 300-400 uova due volte l'anno. Inoltre questi insetti possono volare per circa 2,5-5 chilometri al giorno e a causa della polifagia possono attaccare qualsiasi frutto.

Cimici asiatiche: un flagello per l'agricoltura

Questo insetto rappresenta una vera e propria calamità per l'agricoltura: sono oltre le 300 le specie coltivate di cui si nutre.

In particolare oltre che i frutteti, attacca anche le coltivazioni di soia e mais presenti nel Nord Italia. Stando ai dati diffusi dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura) nel solo 2016 è andato perso oltre il 40% della produzione di kiwi e pere e danni ingenti si sono verificati anche per quanto riguarda la coltivazione di uva, pesche, mele, pomodori, mais, soia, noci e nocciola.

Tuttavia a parte il cattivo odore che emette se si sente minacciato, non punge e non trasmette malattie all'uomo né agli animali, ma d'inverno gli sciami hanno l'abitudine di puntare dritti ai muri, finestre e porte delle nostre case per ripararsi. Il trattamento con gli insetticidi non ha dato risultati soddisfacenti, per cui al momento per difendersi dalla cimice asiatica si rivelano più efficaci le protezioni fisiche, ad esempio delle reti per impedire che entrino nelle nostre case. Se l'articolo ha destato il vostro interesse e volete continuare a essere informati su altre news riguardanti la salute potete cliccare in alto sul tasto Segui accanto al nome dell'autore della news.