Durante un convegno tenutosi in America in questi giorni gli scienziati hanno messo in evidenza i pericoli a cui l'intera umanità rischia di andare incontro a causa di un batterio super resistente ai farmaci. Al suo interno ha un gene denominato Mcr-1, ed ad oggi ha raggiunto un livello di diffusione allarmante. In Cina per esempio è presente nel 25 per cento dei pazienti ricoverati. Anche altre parti del mondo non sarebbero immuni dal batterio, inclusa l'America. Sally Davies, Chief Medical Officer del Regno Unito, ha parlato di apocalisse antibiotica.

Se non sarà trovata presto una soluzione, il rischio che la medicina torni all'era pre penicillina. Un salto indietro di quasi cento anni, dalle conseguenze catastrofiche.

Condannato l'uso massiccio di antibiotici

Secondo il parere degli scienziati riunitisi al congresso dell'American Society for Microbiology, lo scenario che si presenta da qui ai prossimi anni potrebbe essere apocalittico qualora le cause farmaceutiche non trovino rapidamente una soluzione. Una delle principali cause dell'esistenza sempre maggiore di batteri super resistenti ai farmaci è l'utilizzo massiccio degli antibiotici fatto in passato. La conseguenza è che gli attuali medicinali non riescono più a combatterli.

Il batterio contenente il gene Mcr-1 è resistente alla Colistina, un antibiotico riutilizzato di recente proprio per combattere la super resistenza manifestata da alcuni batteri.

Dicendo addio alla Colistina, all'ambiente scientifico non rimane che la ricerca. Le grandi aziende dei farmaci sono chiamate a trovare un rimedio prima che sia troppo tardi. Proiezioni realistiche, portano i morti per infezioni resistenti agli antibiotici a 10 milioni di unità entro il 2050, contro le 700 mila vittime registrate nell'ultimo anno.

L'apocalisse antibiotica

Se non ci sarà una nuova scoperta per contrastare l'azione di uno o più batteri super resistenti, le ripercussioni sul campo della medicina saranno pesantissime. Alcune operazioni svolte all'interno degli ospedali, come ad esempio i trapianti, diventeranno impossibili. Procedure come chemioterapia e tagli cesarei saranno pericolosissime.

Per non parlare delle infezioni, che aumenteranno vertiginosamente nei prossimi anni provocando sempre più vittime. Nei prossimi giorni, a Berlino, si terrà un importante convegno durante il quale la comunità scientifica chiederà di agire contro i nuovi temuti batteri che resistono alle cure antibiotiche. L'apocalisse può ancora essere scongiurata.