Come già accaduto in queste ultime settimane, negli ultimi giorni è scattata una nuova allerta alimentare. Il ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto di salsicce fresche in filze prodotte dall'azienda Bevanati Claudio e Figli, a Foligno, a causa del riscontro della salmonella spp (Salmonella Brandeburg) nel prodotto. Riguardo alle motivazioni del provvedimento, il ministero della Salute informa che il prodotto, sebbene sia da consumarsi previa cottura come riportato in etichetta, deve essere riportato al punto vendita e in ogni caso assolutamente non va consumato.

Nello specifico le salsicce oggetto del provvedimento vengono vendute sfuse al dettaglio e appartengono al numero di lotto 0510PP con scadenza prevista al 7 ottobre e al 15 ottobre del 2017. Nel caso in cui aveste acquistato quindi il prodotto oggetto del richiamo da parte del ministero della Salute, non bisogna fare altro che riportarlo al punto vendita e restituirlo. La cottura difatti non sarebbe sufficiente ad eliminare il bacillo responsabile della salmonellosi. Ma cos'è la salmonella e come si trasmette?

Salmonella: cos'è e come si trasmette

La salmonella è il batterio che più di frequente si riscontra nell'ambito delle infezioni trasmesse attraverso gli alimenti. I bacilli appartenente al genere Salmonella si trovano sia nel suolo che nelle acque, inoltre negli organismi viventi agiscono da parassiti sia nell'intestino degli animali che nell'uomo.

Per la prima volta viene segnalata nel 1886, dal medico americano Daniel Elmer Salmon in un caso di peste suina. L'infezione da Salmonella si trasmette attraverso l'ingestione di alimenti o bevande contaminate dal batterio, oppure per contatto. In particolare volendo schematizzare, i principali strumenti di diffusione di questa infezione sono rappresentati dagli alimenti, dall'acqua contaminata e da piccoli animali domestici.

I cibi maggiormente a rischio sono i seguenti: uova crude o poco cotte, o in ogni caso i derivati a base di uova, la carne e i derivati, soprattutto se poco cotti, le salse e i condimenti per le insalate, gelato artigianale e commerciale, latte crudo nonché i derivati dallo stesso (vi rientra anche il latte in polvere), i preparati per dolci e creme, la frutta e le verdure contaminate durante il taglio.

I sintomi della salmonellosi generalmente compaiono tra le 6 e le 72 ore dall'ingestione degli alimenti contaminati. Nella maggior parte dei casi si riscontra febbre, nausea, vomito diarrea e dolori addominali. Nei soggetti più vulnerabili, quali bambini anziani o soggetti con sistema immunitario compromesso, possono presentarsi batteriemie o infezioni a carico di ossa e meningi. Nella maggior parte dei casi l'infezione da salmonella non necessita di alcuna terapia perché si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni. Se l'articolo vi è piaciuto e volete continuare ad essere informati su notizie riguardanti la salute potete cliccare il tasto Segui accanto al nome dell'autore.