Il risultato di un recente studio condotto da Laura Strohmenger dell'International Caries Detection and Assessment System, rivela che lo xilitolo - ovviamente in minime quantità - riduce l'abrasione dei denti del 30%, abbassando così il rischio carie.

La scoperta è stata presentata al 64esimo Congresso dell'Organizzazione Europea per la Ricerca sulle Carie (Orca) da studiosi del Centro di Collaborazione Oms per l'epidemiologia e la prevenzione orale.

Lo studio

La ricerca si è basata su 110 volontari di età adulta che sono stati divisi in due gruppi: uno formato da 64 individui, ai quali è stato chiesto di masticare cinque chewing gum al giorno senza zuccheri; un altro, invece, costituito da 66 persone che, con la stessa frequenza, hanno dovuto fare ricorso a delle gomme allo xilitolo.

Sui soggetti appartenenti al secondo gruppo è stata riscontrata una notevole riduzione di batteri e di acidi responsabili della carie, riuscendo anche a ritardarne la comparsa. Questi risultati positivi sono durati anche per diversi mesi.

Gli stessi effetti si sono verificati con le gomme senza zuccheri aggiunti, ma i risultati sono stati inferiori rispetto a quanto accaduto con i chewing gum allo xilitolo, anche se lo scarto è stato minimo.

A quali fattori sono dovuti i miglioramenti?

Senza dubbio, entrambi i prodotti hanno giocato un ruolo-chiave nella riduzione dell'acidità: la carie, infatti, si evolve a causa di un batterio - lo Streptococcus mutans - che assorbe facilmente il saccarosio.

Masticando, la salivazione aumenta e, di conseguenza, cresce anche la produzione di bicarbonati. Questi ultimi sono utili per eliminare dalla bocca quell'acidità che, se non contrastata efficacemente, attacca facilmente i denti: proprio per questo motivo, si consiglia di ricorrere periodicamente a dei gargarismi con del collutorio, oppure con del bicarbonato di sodio diluito in acqua.

Lo xilitolo, dal canto suo, favorisce la difesa contro questo batterio: unendosi alla saliva, infatti, svolge un'azione battericida che non ferma la carie, ma ne rallenta l'avanzata in modo significativo.

Lo xilitolo

Si tratta di un dolcificante vegetale - non così dolce come il normale zucchero di canna o di barbabietola - che si ottiene dalla corteccia di betulla e di faggio, o dal torsolo delle pannocchie.

Viene utilizzato da tempo immemore in sostituzione di zuccheri più "forti" e decisamente più nocivi.

I risultati di questa recente ricerca non significano che non dobbiamo continuare a prenderci cura della nostra bocca: il consumo moderato di dolci - sia da parte di adulti che di bambini - e una corretta frequenza nel lavaggio dei denti, nonché periodiche visite dal dentista, impediscono l'insorgere della carie. La prevenzione è migliore della cura.