Lotto di porchetta contaminata dalla listeria è stato sottoposto ad immediato ritiro da parte degli organi preposti del Ministero della Salute. Ci troviamo di fronte all’ennesimo richiamo di prodotti alimentari dal mercato di vendita italiano che ha come diretto responsabile il pericoloso batterio della listeriosi. L'ultimo caso di listeria alimentare risale allo scorso mese di ottobre e, in quel caso, ad avere il richiamo del Ministero nella provincia di Lecco toccò al formaggio taleggio commercializzato dalla Carozzi Formaggi Srl. La porchetta è un prodotto molto consumato in tutta Italia a base di carne di maiale cotta e aromatizzata.

È un tipico alimento che ha origine nel comune di Ariccia e che nel 2011 ha anche ottenuto il riconoscimento IGP a livello europeo.

Il lotto ritirato della porchetta di Ariccia

La marca della porchetta ritirata dal Ministero della Salute è la Fa.Lu.Cioli con sede ad Ariccia in provincia di Roma. Il lotto interessato al ritiro e pubblicato sul sito del Ministero, è quello con codice riportato sulla confezione sottovuoto 021017. Si tratterebbe, in particolare, della confezione da 150 grammi con impressa la data di scadenza del 31 dicembre 2017. Il richiamo è possibile verificarlo sul sito ufficiale del Ministero italiano della salute, facendo riferimento, per la ricerca, alla data del 21 novembre nella quale è stata pubblicata la nota di avviso del ritiro.

È importante per i consumatori controllare con attenzione le confezioni in loro possesso e nel caso dovessero riscontrare la presenza del lotto incriminato sopra indicato, sono invitati a non consumare il prodotto e a riconsegnare la confezione al rivenditore e richiedere il previsto rimborso.

Cos’è la Listeria e i possibili danni per la salute dell’uomo

La Listeria monocytogenes può colpire sia gli animali che gli uomini e, tendenzialmente rara, in caso di infezione contratta all’uomo può portare ad elevati ricoveri ospedalieri e conseguenze anche mortali. A differenza di altre famiglie di batteri alimentari, la Listeria ha la peculiarità di riuscire a sopravvive facilmente anche in alimenti trattati con il sale e a temperature molto basse.

Il batterio è inoltre presente anche nelle piante, nell'acqua e nelle falde del terreno. L’infenzione si manifesta con disturbi gastrointestinali, di forme lievi ma anche acute con presenza di febbre elevata. La terapia prevede la somministrazione di antibiotici. L’infezione risulterebbe particolarmente pericolosa a carico delle donne in stato di gravidanza, che potrebbero avere serie conseguenze cliniche sul feto.