Il tumore al pancreas è uno dei peggiori in assoluto in quanto presenta le minori aspettative di sopravvivenza. Tuttavia, anche su questo fronte sono in arrivo importanti novità da parte della ricerca. In particolare, i ricercatori dell'ospedale 'Le Molinette' di Torino, in collaborazione col Centro Oncologico ed Ematologico Subalpino (Coses), hanno sviluppato un vaccino che potrebbe riuscire a sconfiggere questa neoplasia così aggressiva dagli esiti molto spesso fatali. Ma andiamo ad esaminare più nello specifico il lavoro realizzato dai ricercatori.

Risultati ricerca italiana contro tumore al pancreas

Il professor Francesco Novelli, che ha guidato i ricercatori dell'Ospedale Molinette di Torino, ha spiegato che la maggior parte dei pazienti affetti da tumore al pancreas produce degli anticorpi contro alfa-enolasi. I pazienti che producono questo genere di anticorpi, sottolinea sempre il professore Novelli, rispondono meglio alle terapie antitumorali. Nello specifico, i ricercatori, tenendo conto delle risposte degli anticorpi dei pazienti contro l'alfa-enolasi, sono riusciti a sviluppare un vaccino che si è rivelato in grado di aumentare l'aspettativa di vita degli animali da esperimento affetti da tumore al pancreas. Insomma, i risultati raggiunti possono definirsi estremamente incoraggianti.

Questo vaccino potrebbe affiancarsi, quindi, in maniera sinergica ai farmaci immunoterapici e alle chemioterapie utilizzate per la cura di questa patologia tumorale. Di questo importante passo in avanti compiuto dalla ricerca se ne parlerà anche oggi, 24 novembre 2017, al convegno che ha per oggetto "La ricerca pre-clinica e l'approccio multidisciplinare nel tumore del pancreas: vantaggi e opportunità nella pratica clinica".

Tumore al pancreas: gli ultimi dati

Come dicevamo ad inizio articolo, il cancro al pancreas è una delle patologie tumorali più aggressive e letali: soltanto l'8% dei malati è ancora vivo a cinque anni dalla diagnosi. Inoltre, si stima che entro l'anno 2020 supererà il carcinoma alla mammella per quanto riguarda il numero di decessi per tumore.

L'incidenza maggiore di questa forma tumorale si registra tra le persone comprese tra i 60 e i 70 anni. Esistono, in ogni caso, dei fattori di rischio di cui bisogna tenere conto. Il più importante da considerare è il fumo di sigaretta, il 30% delle diagnosi di questo tumore negli uomini e nel 10% delle donne si deve proprio a questa abitudine poco sana. A giocare un ruolo predittivo nella comparsa della neopalsia vi è anche l'obesità, che aumenta del 12% il rischio di ammalarsi. Infine, va prestata debita attenzione alla pancreatite, una infiammazione del pancreas che deriva dal consumo eccessivo di alcol.

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