Il tumore al seno è più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29 per cento di tutti i tumori che colpiscono il genere femminile. Il cancro alla mammella è un tumore maligno del seno; raro nel maschio, è molto comune invece nelle donne, tanto da stimare che 1 donna su 10 ne venga colpita nell'arco della sua vita.

Nuovo strumento contro il cancro al seno

Il tumore al seno è l'incubo di ogni donna, proprio a causa della sua popolarità. Nel mondo moderno e civilizzato la speranza di vita dopo la diagnosi è molto alta, gli strumenti a disposizione dei medici per la prevenzione, la diagnosi e la rimozione chirurgica sono numerosi.

Certamente, come in tutti i tipi di neoplasie, prima si diagnostica e maggiori saranno le probabilità di cura o quantomeno di sopravvivenza. Un professore italiano che insegna all'Università Northwestern di Chicago, Massimo Cristofanilli, racconta come la biopsia liquida, che non è la biopsia tradizionale istologica dei tessuti, possa diventare un ottimo strumento di prevenzione per il tumore al seno, per le donne che hanno già avuto una diagnosi in passato.

Oggi questo esame è utilizzato soltanto per le pazienti che già sono state operate per l'asportazione del tumore, ma se utilizzato come strumento di prevenzione potrebbe essere ancora più utile: "l’obiettivo è scoprire la malattia in fase preclinica, risultato che la mammografia non è in grado di ottenere" sostiene il professore.

"Le tecnologie attuali permettono di capire, con una precisione di circa il 70/75%, se i tumori benigni possono trasformarsi in maligni e quindi sviluppare metastasi. La biopsia liquida, a differenza della mammografia, potrebbe essere in grado di diagnosticare un'eventuale recidiva e metastasi nelle donne che hanno già sviluppato il tumore.

Tra l'altro", dice il professore, "servono veramente poche gocce di sangue per eseguire il test". Il tasso di sopravvivenza, a seguito di una diagnosi di tumore al seno, è fortunatamente aumentato: passando da un 81% all'87% negli ultimi anni. Questo grazie alle numerose campagne di prevenzione lanciate su tutto il territorio nazionale, sia da parte del Ministero della Salute che dalle Asl locali.

I trattamenti personalizzati

Ogni persona è diversa, così sono diversi i trattamenti per sconfiggere il tumore: chemioterapia, ormonoterapia, immunoterapia e terapie target. Questo è possibile grazie alle biopsie che analizzano il tumore nel suo DNA, così da comprenderne il trattamento più efficace e la sua aggressività. A questo proposito è stato messo a punto uno strumento tecnologico, Oncotype DX, in grado di fornire una previsione dettagliata del rischio recidività e le varie terapie da seguire. Speriamo che la scienza continui di questo passo per rendere sempre meno spaventosa questa malattia.