Un nuovo test canadese riuscirebbe a scoprire in pochi minuti se la carne macinata è adulterata o meno. Alcuni ricercatori dell'università della British Columbia, in Canada, hanno realizzato un rapido test per controllare se nella carne macinata di manzo ci sarebbe anche carne proveniente da altri animali. Il test ha un'accuratezza del 99%, e riesce anche a stabilire con un margine di errore pari solo al 20% quali tagli dell'animale sono stati usati ed in che rapporto tra loro. Il tester è uno spettrometro a laser ed i suoi risultati vengono analizzati per mezzo di un metodo statistico che riesce in poco tempo a scoprire le frodi alimentari [VIDEO].

Fino ad ora si utilizzava il test del DNA, un metodo classico e molto preciso, che riesce degnamente a stabilire il tipo di animale scelto; questo tipo di analisi però non consente di appurare se alla carne sono state aggiunti reni, polmoni, fegato, insomma le cosiddette "frattaglie" dello stesso tipo di animale.

La nuova tecnica

Il nuovo metodo canadese usa uno spettrometro laser che analizza la composizione chimica della carne e, dal momento che le diverse parti anatomiche hanno una composizione diversa, lo strumento le rileva immediatamente. Le diverse molecole infatti assorbono l'energia del raggio laser in maniera differente, rimbalzandola in maniera visibile su uno schermo adatto e facilmente controllabile.

I segnali rimbalzati riproducono una diversa immagine, per i diversi tipi di carne, ovvero quelli che provengono da regioni anatomiche disparate. A questo punto si possono testare tutte i vari "tagli" per poi confrontare le immagini campione con quelle formate dall'analisi di un hamburger.

Inoltre il metodo è molto veloce, a differenza del macchinoso test sul DNA che non ha una rapida risposta.

Anche la tecnica della cromatografia liquida viene usata con successo, ma per usufruirne il campione deve essere liquefatto con dei solventi per circa 60 minuti. Il nuovo metodo è meno complicato e permette uno screening molto rapido ed efficiente, in più può essere effettuato anche da personale non altamente qualificato. La scoperta è stata resa nota sulla rivista "Scientific Reports" ed ora mira alla realizzazione di uno strumento accessibile ai consumatori, sia come manualità e sia come costo: si cercherà cioè di ridurre il test ad un kit di facile utilizzo, simile agli stick per il diabete o al test di gravidanza.