Il Dipartimento della Sanità Pubblica della California (CDPH) ha pubblicato delle linee guida che mettono in guardia sui rischi che si corrono a causa di un'eccessiva esposizione alle radiazioni da cellulare. Si tratta di un tema piuttosto importante, soprattutto se si pensa alla costante crescita annuale dei dati di vendita relativi ai dispositivi mobili.

"Anche se la scienza è ancora in evoluzione - ha dichiarato il direttore del dipartimento CDPH Karen Smith - ci sono forti preoccupazioni relative ai possibili danni dovuti all'esposizione prolungata all'energia emessa dai cellulari".

Per questo motivo, l'ente ha chiesto ai cittadini di ridurre il ricorso agli Smartphone, consigliando soprattutto di non tenerli troppo a contatto con il proprio corpo.

L'avvertimento è stato diffuso in seguito ad una serie di ricerche effettuate dal professor Joel Moskovitz, dell'Università della California, il quale ad inizio anno aveva citato in giudizio lo stato californiano per non aver mai pubblicato i risultati dei suoi studi. E così, dopo la pronuncia di un giudice in favore del ricercatore, il CDPH ha reso noti i pericoli derivanti da un eccessivo utilizzo del cellulare che, in base allo studio del professor Moskowitz, aumenta il rischio di contrarre tumori.

La necessità di una distanza di sicurezza

Il cellulare deve essere tenuto ad una determinata distanza di sicurezza poiché, se lo si tiene costantemente a contatto con il proprio corpo, ad esempio in tasca, si superano i limiti imposti dalla FCC (Federal Communications Comission). Secondo quanto riportato sul sito ufficiale dell'agenzia statunitense, non esiste un parametro standard per definire i limiti di sicurezza o una distanza minima a cui tenere lo smartphone.

Tuttavia l'ente ha richiesto ai produttori di dispositivi mobili di fare in modo che tutti i loro prodotti soddisfino "limiti oggettivi per un'esposizione sicura".

Quali comportamenti devono essere evitati

La CDPH raccomanda di non tenere il cellulare in tasca, di non tenerlo vicino alle orecchie per un tempo prolungato, di evitare di utilizzarlo eccessivamente quando non c'è molta copertura di rete, di non dormire vicino allo smartphone di notte e di essere consapevoli che quando ci si trova in un mezzo di trasporto che si muove velocemente (ad esempio un'auto, un bus o un treno) il telefono emette più energia in radio frequenza per mantenere la connessione.

Non si tratta del primo avvertimento da parte di un'organizzazione relativo ai possibili danni derivanti dall'esposizione alle radiazioni di un cellulare. Nel maggio del 2015, ad esempio, anche il Dipartimento del Connecticut della Salute Pubblica aveva diffuso un documento simile. Nonostante ciò, il professor Moskowitz sostiene che la maggior parte degli enti sanitari statali non abbia tenuto il passo della ricerca, mettendo seriamente a rischio la salute dei cittadini. Anche in Italia ci sono state delle sentenze in merito, tra cui quella del Tribunale di Ivrea che ha condannato l'INAIL a risarcire un uomo di 57 anni per il danno subito.