L’atteso picco di influenza è in arrivo. Secondo gli ultimi dati contenuti nel bollettino Influnet dell’Istituto superiore della sanità e relativo alla settimana tra l’11 e il 17 dicembre, sono stati rilevati 4,47 casi ogni mille assistiti, corrispondenti a circa 270 mila casi in tutta la penisola. Se teniamo conto che per poter parlare di epidemia è sufficiente superare la soglia dei 2,57 casi ogni mille assistiti, l'evidente aumento dei casi suggerisce che il culmine sarà raggiunto proprio in concomitanza con le feste di fine anno.

Sono i bambini i più colpiti dall’influenza

Il bollettino Influnet con il quale Istituto superiore di sanità informa sui dati relativi all’epidemia influenzale evidenziano che i più colpiti sono i bambini nella fascia di età fino a 5 anni, tra i quali sono stati segnalati 12,68 casi ogni mille bambini. Seguono, in questa classifica dell’influenza, i 7,19 casi rilevati nella fascia di età tra 5 e 14 anni, mentre tra 15 e 64 anni ci sono stati 4,09 casi ogni mille assistiti e solo 1,99 tra gli over 65.

In totale, dall’inizio delle rilevazioni, sono circa un milione gli italiani colpiti dal virus influenzale 2018/2018, in linea con i dati rilevati lo scorso anno, mentre le regioni più colpite risultano essere il Piemonte, la Valle d'Aosta, la provincia autonoma di Trento, la Toscana, le Marche, il Lazio, la Puglia, la Calabria e la Basilicata.

Sintomi e cure per l’influenza 2017/2018

Nonostante il diffondersi dell’epidemia in linea con le attese, il virus in circolazione quest’anno pare essere molto più aggressivo, tanto da aver fatto registrare già 52 decessi in Australia.

I ceppi responsabili dell’influenza 2017/2018 sono il ceppo A (H3N2) insieme a due nuovi ceppi A e B (A/Brisbane e B/Florida), la cui infezione si manifesta con i classici sintomi quali febbre alta, mal di testa, mal di gola, dolori articolari e addominali, la cui scomparsa avviene mediamente dopo quattro giorni di decorso.

Nei soggetti più deboli, come bambini piccoli, anziani e cardiopatici, tali sintomi possono anche avere un decorso mortale (lo scorso anno i decessi in Italia per cause direttamente riconducibili al virus influenzale sono stati 68) ed è per questa ragione che per queste categorie si consiglia ogni anno, prima dell’arrivo dell’epidemia, il ricorso al vaccino antinfluenzale.

I consigli più generici rilasciati dall’Istituto superiore della sanità riguardano soprattutto la precauzioni sui comportamenti da seguire nei periodi di recrudescenza influenzale, come quello di evitare la frequentazione di luoghi sovraffollati, che favoriscono la diffusione di un virus altamente contagioso come quello dell’influenza, e di lavarsi spesso le mani.