Lo studio effettuato è molto semplice: un gruppo di volontari, una dieta regolare senza mandorle e cioccolato seguita, stesso gruppo, da una dieta in cui prima sono state aggiunte le mandorle e, successivamente, il cioccolato fondente e polvere di cacao. Infine, nell’ultimo periodo, nella dieta erano presenti tutti i componenti. Lo studio ha mostrato che il cioccolato non fa male al cuore e che le mandorle riducono limitatamente il Colesterolo totale (4%) e significativamente le LDL (7%).

Basta non esagerare

Lo studio pubblicato su Journal of the American Heart Association, da Yujin Lee e collaboratori della Pennsylvania State University, ha coinvolto solo un limitato numero di volontari ma il risultato, sebbene in misura limitata, non lascia dubbi.

I ricercatori hanno arruolato 48 persone, anche se solo 31 hanno completato lo studio, sovrappesi o obesi, di età compresa tra i 30 e i 70 anni. Criteri di esclusione sono stati l’essere fumatori, soffrire di ipertensione (≥159/99 mm Hg), problemi cardiovascolari (infarto, ictus), problemi epatici, alla tiroide o gastrointestinali.

Nelle prime 4 settimane questi volontari hanno mangiato seguendo la loro dieta abituale, ad eccezione di mandorle, cioccolato e cacao. Dopo un intervallo di due settimane, per ulteriori 4 settimane alla dieta hanno aggiunto 42,5 g di mandorle al giorno. Ancora due settimane di intervallo, quindi altre 4 settimane dove le mandorle erano state sostituite con cioccolato fondente (43 g) e polvere di cacao (18 g).

Altro intervallo di due settimane e ancora quattro settimane dove, alla dieta abituale hanno aggiunto sia le mandorle che il cioccolato e il cacao. Durante tutto il periodo, i volontari sono stati monitorati dal punto di vista dei parametri ematologici e delle analisi delle urine.

Ecco i risultati: nelle settimane dove alla dieta abituale erano state aggiunte le mandorle, il cosiddetto “colesterolo cattivo” (LDL) si era ridotto del 7%.

In misura minore, anche il colesterolo totale (4%) così come le lipoproteine non ad elevata densità, non-HDL (5%).

L’aggiunta di cioccolato fondente e cacao aveva portato ad una riduzione del 5% dell’apolipoproteina B (Apo B), una proteina coinvolta nel metabolismo dei lipidi, quella che va formare le LDL e le VLDL, ovvero le lipoproteine alla base del rischio cardiovascolare.

Il cioccolato fondente, da solo, non ha avuto alcuna influenza sui livelli di colesterolo.

I ricercatori hanno quindi concluso che l’inserimento nella dieta quotidiana delle mandorle, meglio ancora se associate al cioccolato, sono da consigliare nella prevenzione del rischio cardiovascolare. L’importante è non esagerare, altrimenti gli effetti positivi vengono vanificati dall’aumento delle calorie ingerite.

Conferme da uno studio precedente

In precedenza, nel 2015, sulla stessa rivista, Claire E. Berryma e collaboratori avevano pubblicato i risultati di uno studio clinico effettuato su 48 individui con un valore elevato di LDL-C (149 mg/dL). Anche in questo caso la sostituzione dei comuni snack con 42 g al giorno di mandorle, dopo sei settimane aveva portato ad una riduzione delle non-HDL (6,9%) e delle LDL-C (5,3%).

Le mandorle quindi come alimento salutare che, al pari di molti altri tipi di frutta secca, sono ricche di vitamine e sali minerali. Forniscono proteine vegetali e fibre che aiutano a mantenere in forma il nostro intestino e il suo microbiota. L’elevata quantità di magnesio in esse presente, aiutano il sistema nervoso in caso di stress o di fatica mentre il calcio fa bene alla calcificazione delle ossa. La vitamina E così come altre sostanze antiossidanti, come gli omega-3, risultano benefiche per la pelle rendendola più morbida ed elastica.

Sono quindi molteplici gli effetti benefici di questo frutto, qui ne abbiamo accennato solo alcuni. Ma quante mandorle bisogna mangiare ogni giorno? Gli esperti parlano di circa 35-45 grammi che corrispondono 15-20 mandole, in base a quanto sono grosse. Ovviamente le mandorle sono uno degli ingredienti base della pasticceria e, visto le imminente festività natalizie, queste informazioni potrebbero orientare le nostre scelte.