La nota azienda che produce latte artificiale per bambini che porta il nome di Lactalis ha annunciato, insieme al governo francese, il ritiro di lotti dei suoi prodotti a causa di contaminazione del batterio della salmonella. Un rischio che già era stato avvertito alcuni giorni fa - probabilmente non preso con le dovute precauzioni - ma che ora è diventato un vero e proprio campanello d'allarme, sia per la Francia che per il resto del globo in cui questo prodotto viene esportato. Ma vediamo meglio cosa è accaduto.

Un campanello d'allarme partito già dall'inizio di dicembre 2017

Già il due dicembre l'azienda produttrice di latte artificiale aveva ritirato alcuni lotti di latte artificiale per la presenza sospetta del batterio della salmonella, ma in queste ore il Ministero dell'economia ha annunciato che sono oltre seicento i lotti che sono stati vietati ai consumatori e dunque anche all'esportazione nel resto del mondo.

Il noto giornale francese "Le Monde" stima che i prodotti contaminati superano di gran lunga le settemila tonnellate. Una perdita economica enorme, ma indispensabile per salvaguardare la salute dei bambini ancora in fase "lattante".

Perché questo sospetto di salmonella? Cosa è accaduto in Francia?

Alcuni giorni fa le autorità sanitarie francesi hanno registrato delle contaminazioni da salmonella in circa venti bambini di età inferiore ai sei mesi, in otto regioni della Francia.

L'inchiesta aperta dalle autorità sanitarie e la direzione dei consumatori ha assicurato che saranno comunicate tutte le dovute spiegazioni in merito.

Sembra che la causa sia già stata identificata - probabilmente un giro di essiccazione - e risale al periodo di maggio di quest'anno. Proprio per questo saranno necessarie delle misure che prevedono una ampia disinfezione delle macchine. L'impianto per la produzione del latte artificiale contaminato da salmonella si trova a Craon (Mayenne).

Cosa devono fare i genitori e gli individui che ne fanno le veci per evitare contaminazioni da salmonella ai propri figli

Il Ministero ha intimato ai genitori di non fare in nessun caso uso di quei prodotti che non sono stati ritirati e dunque con tutta probabilità già venduti e utilizzati. Nel caso si sconsiglia di utilizzarli. Sono venduti con i marchi di Milumel e Picot e Carrefour, e si raccomanda di non utilizzare nessuno di questi prodotti, per il momento.