E' nato il primo bambino USA da utero trapiantato. La donna, nata senza l’utero, ha effettuato un trapianto di organo presso il Baylor University Medical Center di Dallas, in Texas. L’intervento è stato effettuato con successo a settembre 2016 dall’équipe medica diretta dal Dr Giuliano Testa di Padova, coadiuvato dalla svedese Liza Johannesson. Quest’ultima, prima di entrare nel team della Baylor, lavorava presso l’ospedale dell’università Sahlgrenska di Göteborg, in Svezia, dove è nata la tecnica di trapianto ed altri 8 bambini sono già stati fatti nascere in questo modo.

La nascita del bimbo di Dallas è però particolarmente importante per l’utilizzo di nuove metodologie che consentono la riduzione dei tempi necessari al concepimento e porta nuove speranze a tante donne con grossi problemi di infertilità.

Per il momento questo genere di trapianti rimane sperimentale, con enormi costi finora sostenuti dalla ricerca scientifica e grandi rischi sostenuti dalle pazienti durante l’operazione. Inoltre il nuovo organo non può rimanere tutta la vita nel corpo della donna, a causa di alti stimoli al rigetto: il tempo a disposizione è quello relativo ad 1 o 2 concepimenti, durante il quale le donne sono costrette ad assumere forti dosi di farmaci antirigetto.

Il concepimento non può essere naturale, in quanto le ovaie non sono collegate all’utero; gli ovuli vengono così prelevati anticipatamente, fecondati ed infine congelati.

Il grande successo del team di Dallas è quello di essere riusciti a velocizzare i tempi intercorrenti fra trapianto e concepimento, aumentando così le possibilità di riuscita: se in Svezia il tempo minimo di recupero dopo il trapianto era di un anno, alla Baylor sono riusciti ad effettuare l’impianto dell’ovulo fecondato dopo pochi mesi.

Infine, anche la gestazione è ovviamente da considerarsi a rischio, e la nascita del bambino programmata fra le 32 e le 36 settimane mediante taglio cesareo.

Ma è un enorme passo avanti per la medicina ed i sogni di tante donne che desiderano un figlio senza speranza. La nascita di questo bambino è avvenuta con l’ausilio di tutto il gruppo di lavoro della Baylor, per il quale è stato un momento di trionfo e di grande emozione.

“Ho sempre fatto trapianti.” ha dichiarato il Dr Testa durante un’intervista a Time, “Questa non è la stessa cosa. Ho completamente sottovalutato ciò che questo tipo di trapianto fa per queste donne. Quello che ho imparato emotivamente non ho le parole per descriverlo.”