Nel corso del tempo, e sopratutto negli ultimi 5 anni, gli Integratori alimentari stanno conoscendo una fase di crescita. Prima, infatti, erano legati ad ambienti specifici, come quello del bodybuilding o degli sport agonistici in generale. Ora cominciano a prendere piede anche nella vita quotidiana e, sopratutto, nella dieta della gente comune. Tanto è vero che, sia a livello di Unione Europea che nazionale non esiste una regolamentazione estremamente dettagliata.

Ecco, quindi, comparire su diversi organi di informazione, anche specializzati, notizie relative a possibili effetti collaterali avversi di questi nutriceutici.

Ad esempio, è di questi giorni la polemica, nata in terra di Francia, sui potenziali pericoli di una particolare alga, la spirulina. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e cosa ci sia di vero in queste notizie.

Cos'è la spirulina

Si tratta, fondamentalmente, di un'alga, nota da tempi antichissimi alle popolazioni asiatiche e del Centro America, e che, in occidente, è comparsa per la prima volta intorno agli anni 70 del secolo scorso. Il suo alto contenuto proteico, prossimo al 60%, ma anche le alte percentuali di sali minerali, acidi grassi e vitamine del gruppo B, tranne la B12, l'hanno fatta assurgere a vero e proprio superfood. Non per niente la nostra industria alimentare la utilizza, già da tempo, nella pasta secca e in altri prodotti alimentari di uso quotidiano.

Oltre ai vantaggi sopra menzionati, poi, la spirulina presenta reca diversi benefici al nostro organismo. Questi sono attestati scientificamente già da tempo. In particolare, quelli relativi alle sue proprietà antinfiammatorie e di riattivazione del metabolismo .

I potenziali svantaggi

D'altra parte, anche la spirulina, come qualsiasi altro integratore alimentare presenta delle controindicazioni.

Ad esempio, è estremamente importante conservarla in modo corretto. Infatti, può essere facilmente contaminata se entra in contatto con elementi come piombo e arsenico. Inoltre, dato che è una parente stretta dei cianobatteri, condivide con loro l'ambiente di sviluppo e, di conseguenza, può esserne contaminata, come fa notare il Professor Alberto Ritieni su Il Salvagente.

Se ciò avviene la sua assunzione potrebbe causare un'intossicazione epatica.

Per evitare questi potenziali pericoli, il Professor Ritieni consiglia di controllare sempre la provenienza della spirulina. Infatti, i casi di intossicazione verificatisi in Francia avevano a che fare con lotti di prodotto provenienti dalla Cina, dove i controlli di sicurezza sono molto sommari. È, quindi, buona norma, acquistare lotti di prodotto certificati per qualità.