Da alcuni giorni si sta ampliando l'allarme inerente i casi di salmonella derivanti dall'utilizzo di latte in polvere per bambini, prodotto dalla Lactalis. Ad oggi si parla di ben 83 nazioni coinvolte nella vicenda, e di più di 12 milioni di confezioni ritirate.

Le precisazioni del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ci ha tenuto a precisare che nessun caso è stato riscontrato in Italia. Le autorità francesi, infatti, non hanno inviato alcuna comunicazione circa l'eventuale presenza di lotti di latte a rischio nel nostro Paese. Anche se la Francia non ha diramato alcuna allerta per i consumatori nostrani, le istituzioni italiane hanno chiarito che comunque verranno effettuati ulteriori controlli, e di essere in costante contatto con la Commissione Europea.

Il ceo di Lactalis ha dato conferma della notizia tramite un'intervista rilasciata al settimanale francese "Le Journal du Dimanche". Emmanuel Besnier ha affermato che sarà necessario definire la reale portata della situazione, garantendo il ritiro immediato di tutte le buste di latte in polvere contaminato che, fino ad ora, sono circa 12 milioni.

Il dirigente dell'azienda transalpina fino a poco tempo fa non si era espresso sulla vicenda, ma di recente ha deciso di uscire allo scoperto, dicendosi pronto a risarcire tutti coloro che hanno subito dei danni. Besnier e il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, lo scorso venerdì si sono incontrati e hanno deciso di ritirare tutto il latte per l'infanzia prodotto nello stabilimento di Craon.

I casi diagnosticati

In Francia sono stati diagnosticati 35 casi di bambini affetti da salmonellosi dopo aver consumato del latte o dei prodotti alimentari per l'infanzia a marchio Lactalis. Anche in Spagna è stata segnalata la presenza di un bambino contagiato dopo aver bevuto il medesimo latte, mentre in Grecia ci sarebbe una diagnosi ancora da confermare.

Naturalmente in queste ultime settimane sono giunte centinaia di denunce da parte dei genitori di alcuni bimbi, mentre nei primi di dicembre è stata avviata un'indagine preliminare per lesioni non volontarie. A tal proposito, Besnier ha dichiarato che il suo gruppo ha agito in assoluta buona fede, senza alcuna volontà di danneggiare i consumatori, ribadendo la piena collaborazione con le forze dell'ordine per risolvere una volta per tutte il problema.

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