Anche le abitudini alimentari non sono sfuggite alla globalizzazione, per cui al giorno d'oggi se si abita nelle grandi città vi è la possibilità di spostarsi di pochi metri da casa propria per provare sapori e cucine molto lontane dalla nostra. Così è accaduto ad esempio per quanto riguarda i ristoranti cinesi e giapponesi, che vuoi per moda o per curiosità, sono andati sempre più diffondendosi anche in Italia. In ogni caso però alcuni alimenti, ad esempio il pesce o la carne, se consumati crudi o comunque poco cotti, potrebbero comportare dei rischi anche gravi per la nostra salute, esponendoci al pericolo di sviluppare parassitosi.

Mangia salmone crudo ogni giorno: ecco cosa gli è successo

In questo senso è emblematico il caso dell'uomo di Fresno, in California, di cui ci accingiamo a darvi conto. Durante uno show televisivo il medico Kenny Bahn ha illustrato il suo caso. Nel corso di una puntata di This Wont't Hurt a Bit il medico ha raccontato che il paziente si era recato più volte da lui lamentando episodi relativi a una diarrea sanguinolenta. La presenza di sangue nelle feci non è da sottovalutare in quanto potrebbe indicare molte patologie anche gravi. L'esito degli stessi però non rivela nulla di anomalo. Il medico allora decide di ricorrere a un test per verificare l'eventuale presenza di vermi intestinali. Nelle feci, già ad occhio nudo, il medico ha notato una tenia della lunghezza pari a quasi 2 metri.

Ma come ci è finita nell'intestino dell'uomo? A rivelarlo è lo stesso paziente che ha riferito al medico di mangiare sistematicamente del salmone crudo. L'infezione sviluppata dall'uomo si chiama tenia del pesce e si presenta dopo l'ingestione delle larve di Diphyllobothrium, che possono infestare anche il salmone. Si tratta di una patologia che non va sottovalutata perché il verme solitario può diffondersi anche in altri organi, in particolare se raggiunge il cervello può rivelarsi letale.

Il paziente è stato sottoposto quindi a una cura farmacologica per eradicare il verme dal suo intestino. Naturalmente il medico gli ha consigliato di evitare di perseverare nel mangiare del pesce crudo.

Sindrome sgombroide

Una delle conseguenze più temibili derivanti dal consumo di pesce crudo è la sindrome sgombroide. Dai processi di degradazione del pesce si formano notevoli quantità di istamina, una sostanza responsabile dell'intossicazione sgombroide.

I sintomi con cui si manifesta sono i seguenti: arrossamento della pelle, mal di testa pulsante, nausea, diarrea, palpitazioni, senso di malessere e solo raramente ipertermia o perdita della vista. Il trattamento elettivo della sindrome sgombroide prevede la somministrazione di farmaci antistaminici e l'infusione di liquidi.