Jason Collins è il primo giocatore apertamente gay a giocare con una squadra NBA: il centro messo sotto contratto (per ora per dieci giorni) dai Brooklyn Nets aveva fatto outing circa dieci mesi fa.

Collins ha 34 anni e ha giocato per molti anni in NBA, senza diventare mai una stella. Specialista difensivo, aveva già giocato per sette anni con i Nets quando erano di stanza nel New Jersey, poi è passato per Memphis, Minnesota, Atlanta, Boston e Washington. Altri giocatori avevano fatto outing ma soltanto dopo il ritiro, per esempio John Amaechi, passato anche in Italia alla Virtus Bologna.

Collins ha giocato poco più di dieci minuti nella partita vinta dai Brooklyn Nets sul campo dei Los Angeles Lakers, durante i quali non ha segnato nessun punto, ha preso due rimbalzi, fatto cinque falli e recuperato un pallone. Il centro ha firmato un contratto di dieci giorni, alla scandenza dei quali i Nets decideranno se rinnovare oppure se tagliarlo.

Anche se ha giocato la partita con i Lakers con il numero 46, Collins d'ora in poi scenderà in campo con il 98, in onore di Matthew Shepard, un ragazzo che frequentava la Wyoming university e che fu ucciso nel 1998 in uno dei più noti crimini omofobici della storia recente degli Stati Uniti.

Le congratulazioni a Jason Collins per il rientro nell'NBA sono arrivate da molti atleti, e specialmente da Michael Sam, defensive end della Missouri university che potrebbe diventare il primo giocatore di football NFL apertamente gay se sarà scelto al prossimo draft.