Da tempo sappiamo che nel nostro Paese c'è un notevole interesse per le corse su strada e in particolar modo per la regina di tutte le gare, cioè la suggestiva - storicamente parlando - Maratona, che si corre sulla distanza dei 42 km e 195 metri; abbiamo ancora negli occhi la grande vittoria di Baldini ad Atene ma sono già passati dieci anni. Eppure i Campionati Europei di atletica in corso di svolgimento nella suggestiva cornice di Zurigo ci obbligano a resettare tutto e a fare i conti con la realtà che oggi si chiama Meucci, pisano doc di soli 28 anni.

L'ingegnere ci ha regalato l'impresa straordinaria andando a meritarsi la medaglia più preziosa in 2 ore, 11 primi e 08 secondi che è un tempo di assoluto rispetto. Non mancano quindi i momenti di gloria in questi campionati dopo la brillante affermazione già conseguita dalla sorprendente Grenot nei 400 piani mentre la Straneo è giunta seconda nella maratona femminile. Segnali quindi di risveglio da parte di un movimento che purtroppo in ambito olimpico e mondiale evapora letteralmente davanti allo strapotere nero nelle gare veloci e a quello africano nel fondo. Tenendo duro e continuando a credere in qualche bella prestazione nelle gare che contano possiamo comunque augurarci di mietere altri successi almeno in Europa e non ci pare poco.





In gara ha dato spettacolo il polacco Mancin Chabowski che ha presto tentato uno strappo deciso provocando la reazione del connazionale Yared Shegumo. Notevole la condotta di gara maturata dalla coppia Meucci-Pertile che, un po' come accade nel ciclismo, si sono dati manforte per non perdere troppo terreno nel momento della massima difficoltà, prima di tentare la carta della disperata rimonta, che diventa realtà al km 35 circa tra lo stupore dei telespettatori italiani che proprio non si aspettavano questo exploit.

Di grande sofferenza i minuti conclusivi della maratona di Zurigo, con Meucci apparso provato e preoccupato per un possibile ritorno del polacco. Il russo Aleksey Reunkov è giunto terzo. Per Daniele Meucci è un giorno davvero d'oro. Chapeaux.