Ferrari-Montezemolo storia di un amore finito. Dopo le parole di Marchionne e il disastroso risultato della Ferrari al Gp di Monza [VIDEO], sembra che la presidenza Montezemolo abbia le ore contate. "Nessuno è indispensabile - ha affermato l'AD di FIAT-Chrysler - ma il cambio della presidenza non è in agenda". Poi, però, ha aggiunto anche: "I risultati economici di Montezemolo sono molti buoni, ma nel caso della Ferrari un manager deve essere valutato anche per i risultati sportivi: sono sei anni che non vinciamo, abbiamo i migliori piloti del mondo e non possiamo partire tra il settimo e il tredicesimo posto".

Montezemolo: "La Ferrari ormai è americana"

«Quando arrivai nel 2000 da 21 anni non si vinceva un mondiale. Siamo il marchio più forte al mondo». Montezemolo ribatte così alle parole di Marchionne. Non sente di avere responsabilità così gravi per il tracollo della Ferrari. E confessa che essere messo alla porta solo perché da sei anni la Ferrari non riesce a conquistare il titolo mondiale di Formalu 1, brucia. Ma le regole del mercato sono altre. Squadra che vince non si cambia, squadra che perder invece sì. Contano i risultati. E questo Marchionne lo sa bene. Lo ha sempre dimostrato.

Sul caso Montezemolo parla anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, direttamente da Monza, terminato il Gran Premio d'Italia: "Mi auguro non ci sia niente di vero perché penso che per la Ferrari sarebbe una perdita a dir poco importante, forse insostituibile".

Nei giorni scorsi Montezemolo avevo voluto mettere fine alle voci su un suo possibile addio alla scuderia di Maranello. "A marzo ho dato la disponibilità alla Ferrari per altri tre anni". Ma adesso il clima sembra totalmente diverso. Le accuse di Marchionne, "ingenerose", come le avrebbe definite Montezemolo, giustamente pesano.

Parlano i risultati.

È finita un’epoca» ha confidato, «la verità è che la Ferrari ormai è americana». Con la sua uscita da Maranello la scuderia diventerà come la Lamborghini secondo Montezemolo. La Ferrari, d'altro canto, è l'oggetto del desiderio per eccellenza, il brand più conosciuto al mondo. Chi non vorrebbe possederla?

Gli investitori americani pressano e orma il mercato non guarda più cosa c'è scritto sul passaporto. Il divorzio arriva, inoltre, nell'anno d'oro dei conti Ferrari. Un divorzio tutto sportivo, quindi, che si consumerà a breve. L'ufficialità non c'è ancora ma il destino sembra ormai segnato. Ferrari e Montezemolo non saranno più una cosa sola. 14 titoli mondiali, di cui 8 costruttori, e 118 vittorie nei Gran premi, possono dimenticarsi così in fretta? Se non si è più in grado di vincere sì. Il mondo gira. Siete d'accordo con Marchionne?