Nemmeno il tempo di incoronare Lewis Hamilton campione del mondo per la seconda volta in carriera, che la Formula 1 è pronta a voltare pagina e a guardare alla prossima stagione. Da martedì 25 novembre, le monoposto saranno di nuovo in pista ad Abu Dhabi per tre giorni di test, utili per cominciare a porre le basi per i progetti futuri, tra conferme, speranze e incognite che aleggiano su diversi team.

Ferrari sbiadita e in piena ricostruzione

La pessima stagione 2014 si è chiusa ad Abu Dhabi con un 9° posto di Alonso e un 10° di Raikkonen a dimostrare per l'ennesima volta le numerose carenze tecniche della Ferrari e il grande lavoro che si dovrà fare per tornare competitivi il prossimo anno.

Già, ma con quale progetto si rilanceranno le ambizioni della scuderia di Maranello? Cambiato il presidente, con Marchionne al posto di Montezemolo, cambiato un pilota, con Vettel che erediterà la monoposto di Alonso, ci si appresta ad un altro avvicendamento repentino che rischia di confondere ancora di più le idee nell'ambiente Ferrari. L'indiscrezione lanciata dalla stampa tedesca dell'avvento di Maurizio Arrivabene nel ruolo di team principal al posto di Marco Mattiacci, che verrebbe "silurato" dopo soli 7 mesi di lavoro, potrebbe cambiare gli equilibri all'interno del team. Certo, Arrivabene, da 25 anni in Formula 1, è ben conosciuto nel Circus, ma dovrà subito entrare in sintonia col nuovo arrivato Sebastian Vettel, uomo voluto e scelto dall'eventuale partente Mattiacci.

Qualcuno parla di un clamoroso ritorno alla "Rossa" di Ross Brawn, ma le voci e le indiscrezioni non fanno bene ad una Ferrari che ha bisogno di lavorare sodo su una power unit quest'anno non all'altezza della situazione, e soprattutto su un'aerodinamica apparsa lontana anni luce da quella delle principali rivali. In questi primi tre giorni di test Vettel non potrà girare perché non ancora liberato dalla Red Bull, e Alonso, terminata l'avventura a Maranello, resterà fermo perché non è ancora ufficiale il suo passaggio alla Mc Laren Honda.

Mercedes e Williams partono da certezze, incognita Honda

Per quanto riguarda le altre scuderie, indubbiamente quelle che stanno meglio sono Mercedes e Williams. La squadra campione del mondo ha già pronto un ulteriore potenziamento della sua già velocissima power unit ed è pronta a mettere tutti in riga già da ora: tuttavia, quest'anno ha sofferto di qualche problema di affidabilità, nascosto dalla mediocrità degli altri team che erano troppo lontani per impensierire la scuderia della Stella tedesca.

Attenzione alla Williams (motorizzata Mercedes) che nel corso della stagione è cresciuta tantissimo, imponendosi come prima alternativa alla Mercedes e che, su queste solide basi, potrebbe costruire un futuro radioso. Le incognite sono Red Bull e Honda. La prima dovrà necessariamente mettere da parte alcuni "marchingegni" aerodinamici che viaggiano al limite del regolamento, per evitare di subire sanzioni dalla Fia. La seconda, invece, torna in Formula 1 offrendo i suoi propulsori alla Mc Laren e puntando sul talento di Alonso. Qualcuno dice che la Honda avrebbe già pronto un motore super-competitivo, ma basterà per bloccare lo strapotere Mercedes?