Sebastian Vettel ha bruciato le tappe e nonostante il suo debutto ufficiale a bordo della 'rossa' era previsto per sabato, lui ha voluto compiere già qualche chilometro con la sua nuova vettura. Ha effettuato solo due o tre giri di pista con un modello del 2012 per compiere il settaggio del sedile e della posizione di guida. E' stato quindi eseguito il primo approccio tra il Cavallino Rampante ed il fortissimo pilota tedesco, un approccio per familiarizzare con la macchina di Maranello e mettere a punto le cose principali, legate all'abitacolo.

Il fattore principale a cui Vettel teneva molto, era l'approccio iniziale con le modalità lavorative ed organizzative di casa Ferrari, per iniziare immediatamente un ambientamento pratico e positivo. La Red Bull aveva imposto cinque giorni di divieto al pilota, ma i giri effettuati sono stati fatti passare come consuetudine a Fiorano, sotto forma di collaudo con vetture destinate ai clienti. Una scorciatoia intelligente per assaggiare in anteprima le prestazioni del Cavallino Rampante.

Sebastian è apparso abbastanza sicuro di sé, ha guidato in maniera semplice e veloce, come sua abitudine senza però forzare troppo, l'obiettivo era quello di sistemare la posizione all'interno dell'abitacolo e prendere confidenza con la strumentazione.

Il test è risultato molto positivo e Vettel si è detto per il momento soddisfatto, anche se non si è trattato di un vero e proprio test ufficiale, ma come inizio è andata bene. L'ambiente era rilassato e molto cordiale, l'approccio con i tecnici è stato subito molto favorevole, la speranza è quella di rivedere quanto prima la Ferrari sul gradino più alto del podio, sia a livello di campionato piloti che quello relativo ai costruttori.

I presupposti per una svolta positiva ci sono tutti, ora la cosa principale è riuscire a consegnare al pilota tedesco un macchina competitiva a tutti i livelli, in modo da poter combattere alla pari con gli altri team; a differenza degli ultimi anni che purtroppo hanno visto la 'rossa' relegata dietro le altre, non certamente per demeriti del pilota spagnolo dalle indubbie capacità professionali.