Ci sono voluti 16 anni, ma ora anche l'Italia ha fatto il suo ingresso ufficiale nel Sei Nazioni, il più antico e importante torneo internazionale di rugby. E dire che il nostro Paese vi era stato ammesso già nel 2000, ma in tutti questi anni il Championship Trophy è rimasto sempre lo stesso. Ora, in occasione della presentazione dell'edizione 2015 del Torneo all'Hurlingham Club di Londra, i capitani e gli allenatori delle sei squadre hanno potuto ammirare il nuovo trofeo: 75 centimetri d'argento (7 chili), con un profilo esagonale, uno per ogni nazione, rappresentata dal proprio stemma con accanto l'anno di adesione al Torneo; i nomi dei vincitori delle passate edizioni sono ora sulla banda del basamento, con lo spazio pronto ad accogliere i prossimi vincitori.

A ornare il tutto, una palla ovale dorata all'interno di una corona.

Fra i convocati azzurri tornano giocatori d'esperienza e non mancano le facce nuove. Obiettivo primario della nostra nazionale è quello di cancellare la disastrosa edizione del 2014 (5 sconfitte su 5, appena 63 punti fatti contro i 172 subiti). Il primo appuntamento è fissato per le 15.30 di sabato 7 febbraio: per quel giorno gli Azzurri riceveranno all'Olimpico i campioni in carica dell'Irlanda. E saranno circa in 60mila (7mila gli ospiti) a riempire gli spalti, numeri che in questo momento il calcio - ma non era «lo sport più amato dagli italiani»? - difficilmente riesce a raggiungere. Anche se il meteo rischia di non essere clemente (si prevede pioggia), alla sfida farà da cornice il "Terzo Tempo Peroni Village", un vero e proprio villaggio tutto attorno allo stadio della Capitale, che vedrà coinvolto anche lo stadio dei Marmi: si potrà mangiare, bere birra, ascoltare musica, ballare, giocare a rugby su campi gonfiabili, ecc.

Gli sportivi e tutti gli amanti della palla ovale potranno seguire le partite in diretta televisiva e in esclusiva su Dmax Italia, che trasmette sul digitale terrestre al Canale 52. Riuscirà la nostra Italia a fare meglio delle passate edizioni?