31 marzo 2015, "operazione rilancio". Più di una semplice operazione, una strategia a tutto tondo. Autodromo di Monza, impianto di grossa caratura nazionale. Nato nel lontano 1922, ha raccontato anni e anni di sport, eventi, successi sportivi, trionfi memorabili, a cominciare dalla nostra Ferrari. Quante volte abbiamo visto le mani alzate in segno di vittoria dell'idolo per eccellenza, Micheal Schumacher? Infinite gioie, ma anche forti delusioni e infiniti dolori. Come non ricordare una domenica di quasi 15 anni fa, soleggiata, ma al tempo stesso triste, drammatica?

Si smonta e schizza, come un proiettile, una gomma durante le prove del GP, uccidendo sul colpo Paolo Gislimberti, volontario in servizio all'antincendio. Il prestigioso impianto brianzolo, da un po' di tempo, non ha più il seguito degli anni d'oro. Automobil Club Milano e Sias, società quest'ultima che gestisce il funzionamento dell'impianto, si sono incontrate presentando a giornalisti, manager dello sport ed altri esperti di settore, il calendario 2015 e un piano dettagliatissimo per riportare lo storico Autodromo brianzolo ai fasti di un tempo.

Ivan Capelli, glorioso pilota F1 e attuale Presidente AC Milano, durante la presentazione di questo programma, ha voluto soffermarsi sull'importanza e il valore storico che l'Autodromo ha avuto in tutti questi anni, non solo sul fronte sportivo.

Un vero patrimonio che, causa la diminuzione degli eventi e un'indagine giudiziaria durata fino al 2012, ha rischiato seriamente di andare irreversibilmente distrutto. Far rivivere le emozioni, il fascino del Mondiale Superbike e mantenere l'appuntamento con il Gran Premio di Formula 1, una consueta tradizione che ogni anno ha portato milioni e milioni di spettatori sulle tribune, pronti a sostenere le loro macchine e i loro idoli.

Automobil Club Italia in primis, ma anche Confindustria e Regione Lombardia non hanno voltato le spalle e si son fatte avanti per aderire, appoggiare un programma che restituisca al glorioso impianto la luce e un seguito degno del suo nome.

Andrea dell'Orto, Presidente Sias, applaude e benedice l'operazione strategica, ma al tempo stesso mette in evidenza come operazioni, progetti di mercato fallimentari, una pista non rivalutata al massimo e un piano commerciale non sfruttato al meglio, abbiano contribuito e non poco a questo lungo stato di crisi. La Sias ha avuto una perdita non indifferente sul suo fatturato: ora più visibilità, attirare più clienti, visitatori possibili e ottenere un incremento di bilancio eccellente. Questo l'unico e inderogabile obiettivo. Il progetto di rilancio è stato illustrato alla presenza di giornalisti, manager ed esperti del settore. Per l'occasione presentato anche il Calendario 2015. Nell'attesa di vedere i primi risultati, un gran successo è già stato raggiunto: arriveranno i corridori della gloriosa 1000 miglia. Da lì seguiranno diversi eventi organizzati dalla stessa Sias. "Accendiamo i motori, ripartiamo e puntiamo al prossimo prestigioso traguardo purchè non sia l'ultimo in assoluto".