MADRID - "La Juventus l'ha fatta grossa", come recita un tweet del suo allenatore. Gli uomini di Massimiliano Allegri escono indenni dalla sfida di semifinale di ritorno di Champions League al Santiago Bernabeu e conquistano la finale della massima competizione europea per club che mancava da ben 12 anni.

E come allora, l'ostacolo gigante da oltrepassare per poter accedere alla finalissima si chiama Real Madrid. Cambiano gli interpreti, gli uomini in panchina e i risultati delle due sfide di andata e ritorno, ma non la sostanza: la Juventus riesce ancora una volta ad eliminare i blancos, grazie al pareggio per uno a uno che consente alla Vecchia Signora, forte del 2-1 casalingo di otto giorni prima, di potersi giocare il titolo continentale il 6 giugno contro l'armata Barcellona allenata da Luis Enrique.





La Juventus affronta i madrileni con il classico 4-3-1-2, i FabFour (Pirlo, Pogba, Marchisio e Vidal) a centrocampo e l'ex di turno Morata in attacco, mossa (quest'ultima) che si rivelerà decisiva ai fini del risultato.

Il primo tempo è a forti tinte bianche dal sapore spagnolo: tredici tiri verso la porta difesa dal numero uno bianconero Gianluigi Buffon, con Bale e Cristiano Ronaldo che rendono dura la vita della retroguardia bianconera.

E' il portoghese a sbloccare il risultato: Chiellini interviene sciaguratamente da dietro su James Rodriguez in area di rigore, l'arbitro concede la massima punizione che CR7 realizza al minuto 24 per il momentaneo 1-0 che qualificherebbe gli spagnoli grazie al gol realizzato in trasferta (sempre dal portoghese) nella gara di andata.



La Juve rischia ancora qualche minuto dopo: incursione sul lato destro dell'area di rigore bianconera da parte di C.Ronaldo che calcia sull'esterno della rete.

Nel secondo tempo si vede la Juventus e al minuto 57 sono dolori per i blancos. Pirlo calcia la punizione in mezzo all'area, Casillas anticipa Chiellini e spedisce di pugno fuori area, Vidal rimette il pallone dentro i 16 metri, Pogba di testa verso il dischetto dell'area di rigore dove trova Morata che controlla ed insacca.

L'uomo della cantera madrilena gela il Santiago Bernabeu, "matando" (per dirla alla spagnola) la sua ex squadra come nella gara d'andata.

Bale cerca in ogni modo di violare la porta difesa da un monumentale Gigi Buffon per portare i suoi compagni almeno ai supplementari, ma i suoi tentativi sono vani; Marchisio e Pogba hanno sui piedi il match point per chiudere definitivamente la pratica Real, ma trovano davanti a loro Casillas pronto a sbarrargli la strada.



Il gol bianconero non arriva ma poco importa. La Juve pareggia per 1 a 1 e conquista la finale di Berlino del 6 giugno, quella Berlino che tante gioie ha regalato al capitano bianconero Buffon nella finale mondiale del 2006.