Le fatiche dei corridori del Tour de Franceappena concluso sono ancora negli occhi degli appassionati di Ciclismo. Tutti avranno notato durante le tappe, e soprattutto quelle di montagna, il continuo via vai dei corridori nella zona delle ammiraglie per rifornirsi di borracce, barrette, panini e tutto quello che serve per alimentarsi ed idratarsi in maniera adeguata durante uno sforzo così estremo. Ma quanto consuma, in termini calorici, un corridore durante una tappa del Tour de France? Il cuoco Carol De Dobbelaere, al seguito del Team Lotto Soudal del campione Andrè Greipel, ha dato delle risposte precise.

Tappe da 12.000 calorie!

Il cuoco belga snocciola cifre davvero impressionanti, che rendono l'idea dello sforzo a cui sono sottoposti gli atleti nel ciclismo professionistico, soprattutto in una corsa massacrante come il Tour de France: "In una tappa di pianura un corridore può bruciare circa 6.000 calorie. In una tappa di montagna si può arrivare anche a 12.000 calorie. In montagna è importante che i corridori assumano più carboidrati e nitrati e meno fibre". Quanto ai liquidi ogni corridore duranteuna tappa può consumare tra le dieci e le venti borracce da mezzo litro ciascuna.

Dalla colazione al dopo gara

La giornata nel ciclismo è scandita non solo da questioni tecniche ma anche dai pasti che devono seguire un programma ben definito a cui non si può sgarrare.

"A colazione i corridori devono mangiare carboidrati, pasta o riso. Nel ciclismo si mangia più a colazione che a cena. Quando i corridori salgono sul pullman della squadra, a fine corsa, c'è sempre un piatto di recupero pronto. Può essere un'insalata di patate o una pasta. A volte faccio un budino di riso in modo che i corridori assumano dei carboidrati" spiega ancora De Dobbelaere, che ci spiega altre curiosità: "I nitrati sono fondamentali.

Per questo faccio delle cialde con il succo di barbabietola rossa al posto del latte di soia. Ci sono tanti nitrati anche negli spinaci, che spesso uso per fare un frullato. Ma bisogna stare attenti alle fibre che possono portare i corridori ad avere dei problemi intestinali soprattutto duranteuna gara intensa o quando fa molto caldo".